Microsoft, inchiesta formale UE: Internet Explorer fuorilegge
Microsoft non sembra aver rispettato gli accordi presi nel 2009 con la Commissione Europea per la Concorrenza. In tali accordi Microsoft si impegnava a dare agli utenti dell'Unione Europea la scelta di quale browser usare per la navigazione su Internet, la famosa choice screen, fino al 2014. Almunia ha aperto un'inchiesta formale.
Varie terze parti hanno però indicato che è dal Febbraio 2011, cioé da quando è stato rilasciato il Service Pack 1 di Windows 7, che almeno 28 milioni di persone non hanno più accesso a questa schermata di scelta. Questo, nonostante Microsoft abbia indicato, nel suo report di Dicembre, che tutto funzionava come concordato.
"Prendiamo molto seriamente il rispetto delle nostre decisioni e ho avuto fiducia nel fatto che i report annuali di Microsoft fossero corretti. Non sembra essere stato così, e quindi abbiamo preso subito provvedimenti," ha dichiarato il Commissario Europeo per la Concorrenza, Joaquin Almunia, durante la conferenza stampa.
"Se, in seguito alla nostra inchiesta, l'infrazione verrà confermata, Microsoft riceverà sanzioni severe," ha aggiunto Almunia. Le multe imposte dall'UE in questi casi possono arrivare fino al 10% del fatturato di una compagnia, quindi Microsoft potrebbe dover pagare miliardi di Euro.
Almunia ha dichiarato sorpreso che è la prima volta che la Commissione si trova ad affrontare un caso in cui il trasgressore è sospettato di non aver rispettato gli impegni presi.
"Considero che gli impegni presi dalle compagnie per risolvere questi problemi siano un'ottima alternativa ai lunghi processi legali classici, ma questo solo funziona se le compagnie rispettano gli impegni presi," ha concluso Almunia.
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