Quello strano bug dell'iMessage
Ricorderete che tempo fa vi avevo riportato delle difficoltà delle agenzie governative ad intercettare i testi inviati con il servizio di messaggistica istantanea per iPhone e Mac OS X.
Il soggetto è sempre lo stesso, ovvero quell'iMessage che usa un sistema di crittografia troppo complicato anche per l'agenzia anti terrorismo. Ma questa volta è un 'bug' che, in alcune circostanze ancora poco chiare e non precisamente circoscritte, toglie alcune parole al messaggio.
Sembra infatti che ogni messaggio nel quale si cita il presidente degli Stati Uniti Barak Obama venga inviato senza l'ultima parola. La mancanza appara sia a chi spedisce il messaggio, sia a chi lo riceve. Nel messaggio, al posto della parola mancante, compaiono una serie di spazi. Questo 'bug' è presente solamente e chi invia digita il messaggio in prima persona. Quando lo stesso messaggio viene copiato e incollato, invece, il 'bug' non si manifesta.
Per ora, per quel che sono riuscito a ricostruire leggendo un po qui e un po la nel web, la stranezza sembra essere stata riportata solo per iPhone, mentre la stessa applicazione per iPad pare esserne immune. Non mi è chiaro se è una feature diffusa o se è limitata solamente ad alcune versioni.
Non si tratta di un grosso problema, sicuramente non qui in Italia, dove mi aspetto che i messaggi che citano il presidente degli Stati Uniti non siano numerosi. E comunque, è solo l'ultima parola, si capirà dal contesto no?
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