UE vuole consigli sulla Net Neutrality
Neelie Kroes, Commissario per l'Agenda Digitale dell'UE, ha lanciato una consultazione pubblica per sapere cosa ne pensiamo della net neutrality, della possibilità che gli ISP blocchino alcuni siti o ne prioritizzino altri e la loro abilità di monitorare cosa facciamo online.
Il sondaggio è disponibile online e Neelie vorrebbe che fosse compilato da quante più persone e aziende possibili. Abbiamo tempo fino al 15 Ottobre per rispondere.
La neutralità della rete è qualcosa per cui tutti sono vagamente a favore anche se nessuno fa poi veramente nulla. I governi di solito usano questa carta per fare vaghe promesse senza poi realizzare niente.
Fatta eccezione dell'Olanda, in Europa, non esiste alcuna legislazione in fatto di net neutrality. In questo modo gli ISP sono liberi di bloccare o limitare il traffico di siti e applicazioni come Skype (particloarmente sui network mobile) e di cercare di far pagare altri siti per prioritizzare il loro traffico. Immaginate se YouTube dovesse pagare gli ISP per garantire che i propri video fossero trasferiti velocemente, mentre altri siti, sprovvisti di budget importanti, fossero relegati alla corsia d'emergenza.
Eric Schmidt, esprimendosi in merito, ha dichiarato che Google avrebbe anche i soldi per pagare questi pedaggi, ma che lo stesso lotterà per una rete libera e accessibile a tutti.
Al momento non vi è alcuna legislazione che vieti tutto ciò. La lobby degli ISP ha in realtà chiesto all'ONU che queste pratiche non vengano dichiarate fuorilegge.
Se c'è sufficiente competizione tra gli ISP nel mercato, quegli ISP che dovessero relegare alla corsia d'emergenza i siti popolari rischierebbero la perdita dei loro clienti.
Il report del BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) indica però che molti consumatori sono legati da contratti a lunga decorrenza, per cui passare ad un altro operatore risulterebbe molto difficile nel caso questo cominciasse a bloccare o a limitare alcuni siti.
Per poter effettuare alcun tipo di blocco o limitazione è però necessario che gli ISP siano in grado di analizzare i dati che passano attraverso le loro reti. Questo si chiama Deep Packet Inspection, o DPI, ovvero l'abilità di monitorare il traffico per capire se un pacchetto è un pacchetto Skype, P2P, video... È inutile dire che questo è solo un modo più bello per dire che gli ISP potrebbero vedere esattamente cosa scriviamo, cosa vediamo e cosa scarichiamo online.
La consultazione di Kroes copre argomenti come: la possibilità dei consumatori di cambiare operatore; i problemi di interconnessionetra gli operatori; le politiche di gestione del traffico degli ISP; e il grado di trasparenza offerto dagli ISP in materia di restrizioni ad alcuni tipi di servizi.
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