Wikileaks fa causa a Visa e MasterCard
Sono ormai sei mesi che Visa e MasterCard operano un blocco finanziario nei confronti di Wikileaks, impedendo trasferimenti di denaro da e verso la fondazione. Uno scherzetto non da poco, visto che quest'ultima afferma di aver perso in questo periodo qualcosa come 15 milioni di dollari in donazioni.
WikiLeaks e DataCell (il fornitore di servizi che assiste WikiLeaks nei pagamenti) hanno dunque deciso di ricorrere alla giustizia nei confronti dei due giganti finanziari, ed hanno dichiarato che se entro domani (martedì 5) il blocco non sarà rimosso, provvederanno a depositare una protesta formale presso la Commissione Europea, con la richiesta di procedere legalmente.
WikiLeaks ha dichiarato che "il 9 giugno lo studio legale Bender von Haller Dragested in Danimarca, e il Reykjavik Law Firm in Islanda, agendo in rappresentanza di DataCell e WikiLeaks, hanno avvisato le compagnie che se il blocco non verrà rimosso verranno portate in tribunale in Danimarca ed una richiesta di prosecuzione sarà depositata presso la Commissione Europea."
Sveinn Andri Sveinsson, l'avvocato islandese di WikiLeaks DataCell, ha affermato che "stanno boicottando DataCell e Wikileaks senza alcuna giustificazione oggettiva. Questo è chiaramente un abuso della loro posizione di mercato dominante."
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Un commento a "Wikileaks fa causa a Visa e MasterCard":
Che si può aggiungere? Quando il patròn zio sam chiama nessuno si nega. Sarebbe bello poter scegliere un circuito internazionale alternativo a quelli citati e dare una sforbiciata alle nostre (e loro) carte di credito. Ha ragione Grillo quando dice - ci avete fatto caso? Dietro ogni grossa porcata ci sono sempre loro -