Caro Piercinig,
capisco le tue perplessità di Moderatore nel doverti muovere in un topic così delicato.
Per quel che conta hai tutto il mio appoggio!
Ad ogni modo siamo sempre alle solite.
Nel bene o nel male non sono capaci di partorire una legge che sia di immediata comprensione e di ancor più semplice applicazione.
Tra i "se" ed i "ma" del testo, scritto in burocratese, perché ad usare l'Italiano (come peralto dovrebbero...) sembra che si sentano cretini, si finisce ogni volta a sentir parlare di "interpretazione".
Che tristezza!
Mai che ti dicano: "Bianco no e Nero sì".
Parlano sempre per iperboli, perifrasi, similitudini... Tirano in balle le tonalità di grigio...
Certo che se lo scopo di emanare una legge è secondario solo alla volontà di farla rispettare, qui c'è qualcuno che non ha proprio capito come van fatte!
Tornando a bomba.
La questione del "superamento della protezione" Italiano, a mio modo di vedere, è solo l'ennesima scopiazzatura malfatta di una altrettanto idiota normativa Statunitense.
Laggiù (e forse non solo là...) è vietato il "Reverse Engineering" sul software.
Vale a dire la "decompilazione" di un dato Codice Eseguibile al fine di ottenere un Codice Sorgente nel quale operare le modifiche più opportune.
La realtà è diversa, nel caso delle protezioni sui media dei quali stiamo parlando.
Non esistono solo i programmi che, per analizzare una protezione al fine di scavalcarla, possono infrangere il "codice" decrittandolo.
Questi programmi, il cui SOLO scopo è proprio l'eliminazione della protezione, sono ovviamente illegali.
Ne esistono altri, la cui UNICA ragion d'essere è legata alla realizzazione di una REGOLARE copia di backup, il più possibile IDENTICA a quella di partenza.
Come vietare, insomma, un "Nero"?
Avrebbe poi senso?
Se il primo caso è assimilabile ad una "Pistola", che nasce per sparare, il secondo è assimilabile ad un "Badile".
Nasce per scavare, ma può anche essere usato come arma...
Non si può fare di ogni erba un fascio.
Un programma che legge bit per bit e genera una copia, secondo il mio parere, non può essere vietato (non in un mondo dove la gente ragiona col cervello).
Né possono vietare a qualcuno di spiegare nel dettaglio e senza falsi moralismi, come può essere impiegato.
Siamo sempre al solito punto: cosa significa "aggirare la protezione"...
Và da sé che se ho fatto una copia, la protezione l'ho per forza di cose aggirata!
Ma è altrettanto vero che la tecnologia fà passi da gigante.
Se un tempo occorrevano appositi programmi, adesso basta il software che mi danno in bundle col masterizzatore.
E magari domani basterà mettere a contatto tra loro i dischi affinché si riproducano (sai le risate...
).
Se mi vietano l'aggiramento della protezione DEVONO dirmi anche di quale protezione stanno parlando.
Mica possono pretendere che se usano metodi inefficaci, che un bimbo di 6 anni riesce a superare senza nemmeno sapere che esistono, chi lecitamente si fà una copia venga chiamato in Tribunale!
Continuano a parlare e legiferare e non si rendono conto che ragionano con la testa di 100 anni fà.
Il problema, oltre che etico, è strettamente legale.
La disponibilità "fisica" della musica (o del film) non comporta automaticamente che io possa LEGALMENTE usufruirne.
Sarebbe come se, scendendo nel parcheggio qui sotto, trovassi un'auto aperta e con le chiavi nel cruscotto e me la portassi via.
"era lì! ho pensato che non fosse di nessuno e l'ho presa!"
Dovrei dire questo al Giudice?
E' la stessa cosa che scaricare la musica ed i film dal Web.
O hai i diritti, ed allora non importa il mezzo con cui ne fruisci.
O i diritti non li hai, e stai commettendo un furto.
Ma non la capiranno mai...
Sono troppo succubi delle Major e della SIAE per capire che non possono applicare regole del Medio Evo all'era Digitale.