Rappresentano delle informazioni sottoforma di un codice a barre che, anzichè svilupparsi solo in lunghezza (come quelli che comunemente trovi sulle scatole dei prodotti che compri), si articolano in due dimensioni. Sostanzialmente hanno la stessa funzione dei codici a barre normali, servono dunque a creare un collegamento tra le informazioni di uno spazio virtuale e gli oggetti dello spazio fisico. A titolo esemplificativo, se ho un cellulare Nokia e vado sul sito
http://mobilecodes.nokia.com/index.htm posso creare un codice qr che contiene dei dati su di me (nome, cognome, ditta in cui lavoro, numero di cellulare, sito internet, indirizzo e-mail) e applicarlo sul retro dei miei biglietti da visita. Quando consegno il biglietto da visita ad un cliente egli può inquadrare il codice con la fotocamera del cellulare (che verosimilmente dovrebbe essere Nokia) e con un software specifico capace di leggere i codici a barre creati dal sito Nokia, leggere i dati che vi ho inserito e inserirli direttamente nel cellulare. Oppure, estremizzando, posso memorizzare l'indirizzo del mio sito internet, stamparlo il tanti adesivi che posso andare ad appendere in giro. I passanti collegati ad internet col loro smart-phone possono, inquadrando il codice, andare a visualizzarlo subito e inserirlo tra i preferiti. Molti applicano un codice qr al proprio avatar proprio per favorire uno scambio di informazioni di questo tipo.
È una tecnologia che ha già come minimo 15 anni e che inizialmente veniva usata in ambito industriale per il tracciamento della lavorazione o nella logistica per la localizzazione della merce spedita. Oggi, grazie al fatto che si tratta di una tecnologia a codice aperto e anche allo sviluppo del web sociale degli ultimi anni, se ne sono trovati usi più "creativi". Come "Semapedia" >>
http://it.semapedia.org/