Concordo con Fabrizius per tè è una violazione della privacy,mentre navigare durante l'orario di lavoro e venir pagati per fare un cacchio è un diritto sindacale. perchè non lo fai da casa e ti paghi il canone???
Mi fermo quì
Diciamo che generalizzando hai sostanzialmente ragione. Anche soprattutto dopo quando parli dei virus.
Tuttavia, nel mio caso, io sono un "co.co.co". Il contratto me lo rinnovano (se gli va) ogni 12 mesi.
Invece di lavorare 8 ore, come tutti gli altri dipendenti, ne lavoro 11 e mezzo al giorno (dalle 9 alle 20,30), + il sabato mattina 9-13. Un totale di 61,5 ore settimanali. Altro che sindacato. Anzi io mi arrabbio proprio perché i sindacati hanno fatto un accordo che si estende anche a me che non c'entro niente, e che non godo dei vantaggi della contrattazione collettiva (quindi niente diritti sindacali)
Per cui se mentre tutti gli altri fanno la pausa pranzo, io rimango per rispondere al telefono, do fastidio a qualcuno se mi guardo i risultati del baseball americano, o cosa c'è in vendita su ebay?
E' giusto che la mia azienda deduca, dal mio traffico, notizie come la mia religione, i miei interessi personali, etc.?
Come vedi la questione ha diverse sfaccettature.
Nella pratica questi controlli probabilmente non li faranno, e comunque io faccio tutto alla luce del sole, tutti, anche il mio capo, sanno che mi piace navigare, e non ho avuto problemi perché il mio rendimento non ne risente.
E, per la cronaca, il mio abbonamento con Fastweb a casa mi costa € 40 al mese, ma con i miei orari lo uso davvero poco.