Glossario informatico: Bitmap
Autore della definizione: maxmula (update)
Letteralmente: Mappa di bit
Immagine o disegno rappresentato da un "mosaico" di punti.
La qualità dell'immagine bitmap visualizzata sul monitor dipende
strettamente da due fattori: il numero di pixel che la compongono (la "risoluzione") ed il numero di bit utilizzati per descrivere il colore di ogni punto (la cosiddetta "profondità di colore").
Nel caso più semplice si usa una profondità di colore di un solo bit: questo permette di definire per ogni pixel il solo stato di acceso/spento (pixel bianco o nero).
Utilizzando un numero maggiore bit per ogni punto è possibile descriverne la tonalità in modo più preciso: non ci saranno più soltanto il bianco ed il nero, ma anche una serie di "grigi" intermedi.
Nelle immagini "a scala di grigi", solitamente, viene utilizzato un intero byte di 8 bit per ogni pixel, il che permette di rappresentare fino a 256 toni di grigio differenti.
Questi sono più che sufficienti a visualizzare fedelmente quella che comunemente intendiamo come fotografia in Bianco e Nero.
Nelle immagini "a colori" si utilizza il "sistema RGB": dal momento che ogni pixel è fisicamente composto da tre punti elementari di colore Rosso, Verde e Blu, per ognuno di questi ultimi si usa un array di bit che ne descrive la tonalità.
La quantità di informazioni necessarie per descrivere l'immagine ed il consumo di memoria risultano quindi triplicati: a tutti gli effetti, è come se si lavorasse contemporaneamente su tre immagini a scala di grigi combinate tra loro!
Quando sentiamo parlare, ad esempio, di "immagine a 24 bit" (la cosiddetta "qualità fotografica"), sappiamo che il colore di ogni pixel può esere uno tra i 2^24 = 16.777.216
disponibili (ci sono 8 bit per ognuno dei colori fondamentali).
Volendo stampare un'immagine (o digitalizzarla con uno scanner), si deve tenere in considerazione un ulteriore parametro, la Densità, che si misura in dpi (dots per inch), ovvero punti per pollice (1 inch = 2,54 cm) e viene spesso chiamata "risoluzione di stampa" (o di scansione).
Maggiore sarà questo valore e meglio definita sarà l'immagine: se una densità di 75 o 90 dpi sarà appena sufficiente per un fax, valori a partire dai 300 dpi sono più indicati per le fotografie.
Quando si manipola un'immagine in un programma di fotoritocco o in un "editor di bitmap", occorre ricordare che tutte le modifiche agiscono direttamente sull'immagine e sono irreversibili.
Fortunatamente questi software, di solito, permettono all'utente di annullare un certo numero di operazioni in ordine cronologico, in quanto provvedono a memorizzare temporaneamente una copia dell'immagine prima dell'applicazione di ogni modifica (a spese, naturalmente, della memoria disponibile).
Vedi anche: Grafica per punti
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