Glossario informatico: Interpolazione
Metodo software grazie al quale nella riproduzione tramite scanner, telecamera o fotocamera digitale si riesce a raggiungere una risoluzione maggiore di quella possibile tramite l'hardware.
L'ingrandimento digitale è una funzione comunemente utilizzata neigli editor d'immagini bitmap: si utilizza l'immagine originaria come base di partenza e se ne genera una nuova, che contiene un numero maggiore di punti: parte di essi saranno i medesimi dell'immagine di partenza, non più contigui ma "distanziati" rispetto alla situazione precedente.
L'algoritmo d' interpolazione interviene per "coprire i buchi" che si vengono così a generare nell'immagine: per fare ciò analizza le informazioni disponibili, considerando coppie di punti (o di aree) e calcola il valore, in termini di colore e luminosità, che quelli mancanti dovrebbero assumere perchè l'immagine risultante risulti il più possibile fedele all'originale.
Questo procedimento altera inevitabilmente l'immagine, generando antiestetici artefatti, quali ad esempio la "scalettatura" (i contorni del soggetto non sono più percepiti dallo spettatore come uniformi ma come una serie di quadrati accostati l'un l'altro) e l'accentuazione del cosiddetto "Artefatto JPEG", ovvero la comparsa di "quadrati"all'interno delle aree di colore che dovrebbero invece risultare uniformi o leggermente sfumate.
Un'altra applicazione dell'interpolazione è il filtraggio del rumore.
Anche quest'operazione è molto diffusa ed utilizzata nella quasi totalità dei programmi di elaborazione grafica: in sostanza si analizza l'immagine originale, individuandone i singoli punti che presentano determinate caratteristiche (ad esempio, uno o più pixel chiari ll'interno di un'area scura); Queste anomalie vengono soppresse assegnando ai punti critici una nuova impostazione, calcolata a partire da quelli, validi, che si trovano nelle immediate vicinanze.
Nonostante siano oggigiorno disponibili algoritmi d'interpolazione molto sofisticati, basati sui più complessi modelli matematici, ingrandimenti e filtraggi digitali troppo "spinto" saranno comunque percettibile anche all'occhio meno esperto: si comprende quindi come queste funzioni di ritocco fotografico, per quanto comode e relativamente semplici da utilizzare, vadano sempre adoperate con buonsenso e moderazione, se si desidera ottenere un risultato apprezzabile.
All'acquisto di un nuovo apparecchio per l'acquisizione delle immagini, sia esso uno scanner, una fotocamera oppure una semplice webcam, è sempre buona cosa informarsi su quale sia la risoluzione "reale" del dispositivo: spesso infatti, allo scopo d'ingolosire l'acquirente, il costruttore pubblicizza i valori relativi alla risoluzione "interpolata", in nessun caso esente dai disturbi sopra accennati.
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