Glossario informatico: Laser
Autore della definizione: Updates: stam; Laser Harp
Letteralmente: Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation
Dispositivo in grado di emettere un fascio di luce intensa, monocromatica e coerente.
Le caratteristiche elencate non sono ottenibili con le sorgenti d'illuminazione tradizionali.
Il raggio Laser viene generato facendo passare un fascio di luce attraverso un condotto dalle pareti riflettenti, nel quale è presente un materiale dalle particolari proprietà fisiche, che ne provocano l'amplificazione: anziché perdere potenza, ne guadagna.
Classificazione
I laser sono classificati in base alla potenza del fascio emesso:
- Classe I: Potenza inferiore a 1 milliWatt. Sono considerati innocui, anche se non è mai consigliabile puntarli verso gli occhi.
Sono utilizzati nei puntatori laser e, in ambito industriale, come rilevatori di presenza e di posizione.
- Classe II: Potenza tra 1mW e 4mW, lunghezza d'onda tra 400 e 700 nm (luce visibile all'occhio umano). Appartengono a questa categoria la maggior parte dei dispositivi presenti nelle nostre case (stampanti, lettori di dischi ottici, ecc.) e quelli di bassa potenza utilizzati in ambito tecnico-industriale (telemetria, tele-rilevamento).
Normalmente, non sono in grado di danneggiare la vista.
- Classe IIIa: Potenza tra 4mW e 5mW. La visione ad occhio nudo non è pericolosa ma possono arrecare danno alla vista in determinate condizioni (ad esempio se visti attraverso le lenti di un binocolo). Sono utilizzati nei dispositivi di telemetria che operano sulle lunghe distanze (telemetri professionali, teodoliti)
- Classe IIIb: Potenza tra 5 mW e 500mW; sia i raggi diretti che quelli rilessi causano danni alla vista.
- Classe IV: Rientrano in questa categoria i cosiddetti "Laser di potenza". L'esposizione ai raggi generati da questi dispositivi è molto pericolosa (accecamento, ustioni, pericolo d'incendio). Il loro uso richiede estrema cautela e l'impiego di adeguate misure di sicurezza.
Utilizzi del laser
L'intensità e la stabilità in frequenza del raggio laser sono sfruttate in un gran numero di applicazioni, che spaziano dal
- Misurazione: la direzionalità e la stabilità in frequenza del raggio permettono di rilevare distanze e spostamenti, anche minimi, con estrema precisione. E' questo il caso, ad esempio, dei dispositivi di telemetria.
- Medicina: il Laser a impulsi, è utilizzato in diverse aree della chirurgia, con frequenze operative differenti, sia per asportare parti di tessuto che per veicolare principi attivi all'interno dell'organismo dei pazienti.
- Applicazioni industriali: come già detto, la disponibilità di sensori laser a bassa potenza permette di rilevare spostamenti anche minimi, nonché di eseguire "letture" a distanza, come avviene ad esempio nel caso dei Barcode.
Dispositivi che generano potenze molto elevate sono invece impiegati nel taglio di diversi tipi di materiali e saldatura dei metalli; in Elettronica, grazie al laser, è possibile eseguire saldature, altrimenti impossibili, di componenti microscopici.
- Telecomunicazioni: l'impiego di fibre ottiche attravesate da impulsi laser è largamente diffuso e consente veloci ed a grande distanza (anche migliaia di chilometri). Le fibre sono di sezione piccolissima, paragonabile a quella di un capello umano, e vengono raggruppate in fasci, così da ottenere connessioni di grande capacità a costi relativamente bassi.
- Elettronica di consumo: il funzionamento dei lettori CD e DVD si basa sulla riflessione di un raggio laser, che consente di "leggere" i dati memorizzati sul supporto (il disco) in forma di aree riflettenti e non.
Nelle Stampanti laser, invece, un raggio colpisce un tamburo in metallo elettrofotosensibile come il selenio, modificandone la carica elettrica.
Il tamburo passa quindi attraverso una sostanza in polvere (toner), che si attacca solamente alle zone caricate elettricamente; Un rullo preme un foglio sul tamburo e la polvere si trasferisce sulla carta.
Due rulli ad alta temperatura, infine, provocano la fusione del toner che, solidificandosi, aderisce alla carta in maniera permanente.
I caratteri stampati sono quindi composti da piccoli punti, che si trovano in corrispondenza dei punti del tamburo colpiti dal raggio laser; Questi sono minuscoli ed il risultato è ottimo: risoluzioni di stampa di 600dpi sono da considerarsi la normalità per questo genere d'applicazioni.
Sempre nel campo dell'informatica, Il laser è anche utilizzato per rilevare in maniera estremamente precisa gli spostamenti di periferiche di puntamento (mouse)
Altre applicazioni: I puntatori laser sfruttano un raggio di luce visibile (solitamente rossa o verde), che permette di indicare punti lontani in modo preciso; Generatori di fasci laser sono invece utilizzati in occasione di concerti e spettacoli per generare effetti speciali e giochi di luce.
Un'applicazione particolare è L'Arpa Laser ("Laser Harp"). Si tratta di uno strumento musicale in cui le corde dell'arpa classica sono sostituite da un fascio di raggi laser. Toccando un raggio il riflesso del laser eccita un sensore che comunica con una cpu. IL raggio toccato viene identificato: ad ogni raggio è associata una nota della scala musicale che viene suonata da un sintetizzatore esterno.
Interessante notare che la Kromalaser, l'unica ditta che produce queste arpe, è italiana.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare una delle numerose pagine reperibili online sull'argomento, ad esempio questa.
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