Prendetela con ironia, che nn ne venga fuori una questione politica
Pacifista: Perché stiamo invadendo l’Iraq?
Guerrafondaio: Stiamo invadendo l’Iraq perché è in violazione della risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza. Non si può consentire a un paese di violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.
P: Però pensavo che numerosi nostri alleati, compreso Israele, fossero in violazione di un maggior numero di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che non l’Iraq.
G: Non si tratta solo di risoluzioni dell’ONU. Il punto principale è che l’Iraq potrebbe avere armi di distruzione di massa, e il primo segno di una “pistola fumante” potrebbe benissimo essere una nuvola a forma di fungo sopra New York.
P: Nuvola a forma di fungo ? Ma io pensavo che gli ispettori sugli armamenti avessero detto che l’Iraq non aveva armi nucleari.
G: Sì, ma il problema sono le armi chimiche e biologiche.
P: Ma io credevo che l’Iraq non avesse alcun missile a lungo raggio per attaccare noi o i nostri alleati con armi del genere.
G: Il rischio non è un attacco diretto da parte dell’Iraq, ma piuttosto la rete terroristica alla quale l’Iraq potrebbe vendere tali armi..
P: Ma non potrebbe virtualmente qualunque paese vendere materiali chimici e biologici? Noi stessi ne abbiamo venduti un bel po’ all’Iraq negli anni ‘80, o mi sbaglio?
G: È una vecchia storia. Senta, Saddam Hussein è un uomo malvagio che possiede un innegabile passato di soppressione nei confronti della propria popolazione sin dagli anni ‘80. Fa uso di gas contro i propri nemici. Sono tutti concordi sul fatto che sia un pazzo assassino avido di potere.
P: Abbiamo venduto materiali chimici e biologici a un pazzo assassino avido di potere?
G: Il problema non è ciò che abbiamo venduto, ma piuttosto cosa ha fatto Saddam. È quello che ha lanciato un attacco preventivo verso il Kuwait.
P: Un attacco preventivo non sembra una bella cosa. Ma il nostro ambasciatore in Iraq, Gillespie, non sapeva forse dell’invasione e diede di fatto la luce verde?
G: Rimaniamo al presente, d’accordo? Per quanto riguarda oggi, l’Iraq potrebbe vendere le sue armi chimiche e biologiche ad Al Qaeda. Lo stesso Osama bin Laden ha diffuso un comunicato audio esortando gli Iracheni a effettuare attacchi suicidi contro di noi, dimostrando in tal modo una collaborazione tra i due.
P: Osama Bin Laden? Lo scopo di invadere l’Afganistan non era quello di eliminarlo?
G: In realtà, non c’è la certezza al 100% che quello delle registrazioni sia Osama bin Laden. Ma la morale che si evince dai nastri è la stessa: potrebbe benissimo esserci una collaborazione tra Al Qaeda e Saddam Hussein a meno che noi non agiamo.
P: Si tratta dello stesso nastro in cui Osama bin Laden definisce Saddam un laico infedele?
G: Concentrandosi solo sul nastro sta perdendo il punto. Powell ha presentato prove sostanziali contro l’Iraq.
P: Davvero?
G: Sì, ha mostrato immagini satellitari di una fabbrica di veleni di Al Qaeda in Iraq.
P: Ma non è saltato fuori che si trattava di un’innocua baracca nella parte dell’Iraq controllata dall’opposizione curda?
G: E un rapporto dell’intelligence britannica...
P: Non era risultato essere la copia di un documento compilato da uno studente universitario fuori corso?
G: E i rapporti su laboratori militari mobili...
P: Non si trattava solo di rappresentazioni artistiche?
G: E i rapporti sugli iracheni che scappano nascondendo le prove agli ispettori...
P: Questa versione non era stata smentita dal capo degli ispettori, Hans Blix?
G: Sì, ma esiste un mucchio di altre prove schiaccianti che non possono essere rivelate per non compromettere la nostra sicurezza.
P: Quindi non esistono prove disponibili al pubblico della presenza di armi di distruzione di massa in Iraq?
G: Gli ispettori non sono mica investigatori, non è compito loro trovare le prove. Sta perdendo di vista il punto.
P: Allora qual è il punto?
G: Il punto principale è che stiamo invadendo l’Iraq in quanto la risoluzione 1441 minacciava “serie conseguenze”. Se non agiamo, il consiglio di sicurezza diventerà un’irrilevante circolo culturale.
P: Dunque il punto principale è sostenere i provvedimenti del consiglio di sicurezza?
G: Assolutamente... a meno che non siano contro di noi.
P: E cosa succede se il consiglio di sicurezza si esprime contro di noi?
G: In tal caso, dobbiamo guidare una coalizione di volontari per invadere l’Iraq.
P: Coalizione di volontari? Chi sarebbero?
G: Gran Bretagna, Turchia, Bulgaria, Spagna e Italia, per cominciare.
P: Mi sembrava che la Turchia avesse rifiutato di aiutarci a meno che non pagassimo decine di miliardi di dollari.
G: Nondimeno, adesso potrebbero essere volontari.
P: Pensavo che l’opinione pubblica di tutti quei paesi fosse contro la guerra.
G: L’attuale opinione pubblica è irrilevante. La maggioranza esprime la propria volontà eleggendo dei delegati per prendere decisioni.
P: Dunque sono le decisioni dei leader eletti dalla maggioranza ad essere importanti?
G: Sì.
P: Ma George B...
G: Intendo dire, dobbiamo appoggiare le decisioni dei nostri leader, comunque siano stati eletti, perché stanno agendo nel nostro migliore interesse. Questo vuol dire essere un patriota. Questa è la linea di fondo.
P: Quindi se non appoggiamo le decisioni del presidente, non siamo patriottici?
G: Non ho mai detto questo.
P: Allora cosa sta dicendo? Perché stiamo invadendo l’Iraq?
G: Come ho già detto, perché esiste la possibilità che abbiano armi di distruzione di massa che minacciano noi e i nostri alleati.
P: Ma gli ispettori non sono riusciti a trovare nessuna di queste armi.
G: L’Iraq ovviamente le sta nascondendo.
P: È a conoscenza di questo? Come?
G: Perché sappiamo che aveva le armi dieci anni fa, e ancora non risultano saltate fuori.
P: Le armi che gli abbiamo venduto, vuole dire?
G: Precisamente.
P: Ma io pensavo che quelle armi chimiche e biologiche in dieci anni si degradassero diventando inutilizzabili.
G: Ma c’è una possibilità che qualcuna non si sia degradata.
P: Quindi sinché esiste anche una minuscola possibilità che vi siano tali armi, noi dobbiamo invadere?
G: Esattamente.
P: Ma la Corea del Nord attualmente possiede una gran quantità di armi chimiche, biologiche e nucleari utilizzabili, e missili a lungo raggio che possono raggiungere la costa ovest, e ha espulso gli ispettori sugli armamenti nucleari, e ha minacciato di trasformare l’America in un mare di fuoco.
G: Quella è una questione diplomatica.
P: Allora perché stiamo invadendo l’Iraq invece di usare la diplomazia?
G: Ma mi sta ascoltando? Stiamo invadendo l’Iraq perché non possiamo permettere che le ispezioni si trascinino all’infinito. L’Iraq ha rallentato, ingannato e negato per oltre dieci anni, e le ispezioni ci costano decine di milioni.
P: Ma io credevo che la guerra ci costasse decine di miliardi.
G: Sì, ma non è una questione di soldi. È una questione di sicurezza.
P: Ma una guerra preventiva contro l’Iraq non infiammerebbe i sentimenti del fondamentalismo islamico nei nostri confronti, diminuendo la nostra sicurezza?
G: Forse, ma non dobbiamo consentire ai terroristi di cambiare il nostro modo di vivere. Una volta che lo facciamo, i terroristi avranno già vinto.
P: Allora qual è lo scopo del Department of Homeland Security, degli allarmi dai codici colorati, e del Patriot Act? Questi non cambiano il nostro modo di vivere?
G: Pensavo avesse domande riguardanti l’Iraq.
P: È così. Perché stiamo invadendo l’Iraq?
G: Per l’ultima volta, stiamo invadendo l’Iraq perché il mondo ha richiesto a Saddam Hussein di disarmare, e lui non l’ha fatto. Adesso deve affrontarne le conseguenze.
P: Quindi, allo stesso modo, se il mondo richiedesse a noi di fare qualcosa, come trovare una soluzione pacifica, noi avremmo l’obbligo di ascoltare?
G: Per “mondo”, intendevo le Nazioni Unite.
P: Quindi, abbiamo l’obbligo di ascoltare le Nazioni Unite?
G: Per “Nazioni Unite”, intendevo il Consiglio di Sicurezza.
P: Quindi, abbiamo l’obbligo di ascoltare il Consiglio di Sicurezza?
G: Intendevo la maggioranza del Consiglio di Sicurezza.
P: Quindi, abbiamo l’obbligo di ascoltare la maggioranza del Consiglio di Sicurezza?
G: Be’... potrebbe esserci un irragionevole veto.
P: Nel qual caso?
G: Nel qual caso, abbiamo l’obbligo di ignorare il veto.
P: E se la maggioranza del Consiglio di Sicurezza non ci appoggia per niente?
G: Allora abbiamo l’obbligo di ignorare il Consiglio di Sicurezza.
P: Non ha alcun senso...
G: Se le piace tanto l’Iraq, dovrebbe trasferirsi laggiù. O magari in Francia, insieme a tutti gli altri arrendevoli scimmiotti mangiaformaggio. È il momento di boicottare il loro vino e i loro formaggi, su questo non c’è dubbio.
P: Io mi arrendo.