Dove vuoi che sia andato, a sciare, ma qui vicino a Roma (Filettino) con la moglie che si è anche portata dietro 2 amiche, fortunatamente per lo spazio in
macchina non ci sono stati problemi però poi la sera in villa (alberghi e ristoranti strapieni) ho dovuto sudare peggio che se fossi stato nel secondo cerchio dell’inferno di Dante. E accendi il riscaldamento ed il camino, e prepara le stanze da letto ed i letti, e prepara da mangiare per loro e per il cane e poi le bicchierate dopo cena, etc. etc. Insomma per riposarmi son dovuto andare (scappare) a dormire in macchina. Per fortuna per paura della neve siamo andati col fuoristrada, che se avessimo preso
l’auto che si è comprata mia moglie (all’autosalone samocar col solito prezzo stracciato perché “ci sa fare con gli affari”) per mimetizzarsi e passare inosservata quando va in città, la mattina dopo sarei uscito dall’auto a pezzi.
Io invece uso un
mezzo normalissimo quando vado al lavoro ed in città, forse un pò vecchiotto però efficientissimo, ma mia moglie si rifiuta di salirci perché dice che per salire o scendere deve entrare col sedere ed aprire le gambe.
Ricordate da giovani che ci si fermava presso il lato anteriore delle 500 o 600, insomma di quelle auto cui si aprivano le portiere controvento in attesa che salisse qualche donzella?
Ebbene, le poche volte che mia moglie è salita, sembrava di essere allo stadio: gente che correva per posizionarsi, altri che fischiavano, alcuni che si offrivano di aiutarla, mancava solo l’ola.
Poi invece quando prendo la macchina di
servizio per qualche missione europea, allora è la prima a salire, anche a costo di perdere qualche lezione di extreme
Bodybuilding.
Un cordiale saluto
Enrico
OT Antò, quand’è che cambi il (Continua) con (Non Continua Più – Si Riprende in Agosto) Fine OT