di marlon » 09/10/03 08:55
Ciao Pj.
La partenza in "provvisorio", per caricare meno roba, finisce col gestire tutto il sistema in maniera poco performante (anche perchè, mi par di ricordare ma prendi l'affermazione con le molle, non fa uso della memoria di swap).
Di conseguenza se hai tanta RAM "fisica" risulti avvantaggiato.
Comunque il mio Athlon 1800+ con 512MB in "provvisorio" fa comunque pena...
Il problema è semmai intendersi sul termine "deframmentazione".
NOTA: sicuramente sai tutto quel che segue, ma magari è utile a chi legge oltre a te. Perdona (perdonate) la pedanteria e la lunghezza del post.
Virtualmente tutti i file che hanno dimensioni superiori alla grandezza del "minimo cluster" di quella specifica configurazione sono "frammentati".
Il disco è diviso in "unità di memorizzazione" che hanno dimensioni differenti in base al S.O. ed alla capienza del disco.
In genere si va da 4K a 8K a multipli ancor più grandi.
Ne consegue che se hai un extend di 4K (4096 Byte) ed il tuo file è grande 1K, stai sprecando 3K.
Mentre se e' grande 8K occupa DUE unità "precise" per essere memorizzato.
All'atto pratico sprechi sempre dello spazio perchè le misure non sono mai perfette, e ti accorgi che mentre sul tuo 10Giga ci stava tutto con l'avanzo di 500MB, dopo aver montato un HD da 80Giga la dimensione totale dei tuoi file è insiegabilmente lievitata...
Per semplificare al massimo.
La FAT (File Allocation Table) contiene l'indice dei file presenti sul disco insieme con l'indirizzo delle zone libere (e l'elenco dei file marcati come cancellati e quindi recuperabili, il contenuto dei quali però può ancora essere fisicamente presente).
A ciascun nome è abbinato un "puntatore" che permette di raggiungere il PRIMO pezzetto di file.
Al termine di questo "pezzetto" c'è scritto "il file finisce qui" oppure "il file prosegue alla posizione XYZ".
Il defrag, più che deframmentare in senso stretto, cerca di allineare il vari cluster che compongono i dati in maniera da averli tutti contigui e nell'ordine giusto.
In questa maniera la testina dell'HD non dovrà viaggiare avanti e indietro per leggere tutto il file e quindi la lettura avverrà in maniera più efficiente.
Più i file sono grossi e meno è semplice "allinearli" in poco spazio: il S.O. si crea una mappa del disco in memoria (RAM), poi applica gli opportuni algoritmi per il riposizionamento dei dati.
Ne consegue che se hai il disco pieno, molti file e poca RAM, tutto diventa più lento e complicato.
Con poca RAM non riuscirà a tenere tutti i suoi ragionamenti in memoria e dovrà usare la Swap Area, più lenta anche perché stai facendo già lavorare parecchio il disco.
Con poco spazio non potrà spostare in maniera efficiente i file più grossi perché non riuscirà ad allinearli da un lato, crearsi lo spazio necessario per contenerli (spostandone altri) e poi ricopiarli nell'ordine giusto.
Tieni presente che prima COPIA i file da una locazione all'altra, poi aggiorna i puntatori, poi marca come CANCELLATI i file originari.
Quindi se sta muovendo 100MB, in un dato momento occuperà 200MB sul disco.
Se non li ha, agisce a pezzetti più piccoli ma spreca molto più tempo.
Personalmente non sono mai riuscito ad entrare nei processi logici che governano il "Defrag Standard" di Windows: spesso mi pare che faccia cosa insensate tipo lasciare spazi vuoti o non spostare file segnati come "frammentati" pur avendone lo spazio.
Quel che ti posso dire con sicurezza è che quando avevo 128MB di memoria e sono passato a 256MB ho visto scendere i tempi del defrag.
Analogamente dopo aver liberato spazio dal 18% al 30% l'ho visto lavorare in modo molto più efficiente.
Il consiglio che ti do è, tendenzialmente, di non toccare l'area di swap perché poi quella fava di Windows se ne crea più di una e non la ricompatti più (usandola il defrag stesso, la ritiene intoccabile...).
Semmai, come ho scritto, trova il modo di appoggiare temporaneamente qualche Giga altrove.
Un metodo cretino ma efficiente di deframmentare un disco potrebbe essere quello di copiarne il contenuto su di un altro supporto, cancellare i file copiati, deframmentare allo spasimo quel che rimane (essenzialmente i file e le directory del sistema operativo) e poi ricopiare indietro la roba.
La copiatura avviane in maniera essenzialmente sequenziale, occupando gli spazi liberi uno dopo l'altro.
Sicché se si riesce a fargli mettere in ordine l'area libera in modo che abbia i puntatori che procedono uno dopo l'altro, andrà ad assegnare lo spazio al momento della copia in maniera quasi perfetta.
Non è vero al 100% ma ci si avvicina (zio Bill ha scritto il suo Window$ in maniera a volte bizzarra...).
Ciao
Marlon