Philips: sull'anti-copia Hollywood sbaglia
Punto Informatico scrive:
Il CEO e presidente del colosso dell'elettronica si scaglia contro gli studios, che spingono per il controllo totale: così collassa il mercato e si schiacciano i diritti dei consumatori. Parte una battaglia che si annuncia epocale
C'è, nuovamente, la multinazionale dell'elettronica Philips a sostenere l'avanguardia di una grande battaglia sulla distribuzione dei contenuti nell'era digitale che si annuncia ancora più feroce di quella fin qui combattuta. Da Philips, infatti, è giunta in questi giorni la più secca scomunica per i sistemi di controllo totale che le major di Hollywood vorrebbero imporre ai contenuti distribuiti digitalmente.
Già, non è certo la prima volta che Philips fa sentire la propria voce contro i lucchetti a doppia mandata che l'industria dei contenuti vorrebbe imporre ai supporti digitali e tutto fa pensare, viste le parole usate ora, che questa non è l'ultima volta che l'azienda si farà sentire.
A prendersela con gli studios hollywoodiani è Lawrence Blandford, vale a dire il CEO e presidente della Philips Consumer Eletronics, secondo cui le richieste di protezione sui contenuti digitali sono pericolose. Come noto la MPAA, l'associazione che riunisce l'industria del cinema americana, chiede che tutti i dispositivi di registrazione e riproduzione che verranno immessi sul mercato siano in grado di riconoscere un certo segnale trasmesso insieme ai contenuti veicolati dalla televisione digitale. Si tratta di quella che viene definito broadcast flag e che dovrebbe consentire, secondo le major, di impedire che un certo film o altro materiale trasmesso in televisione finisca poi masterizzato e giri senza possibilità di controllo. Per evitare ogni abuso, MPAA chiede che tutti i dispositivi utilizzino per la cifratura dei contenuti solo tecnologie autorizzate e riconosciute dalla stessa MPAA.
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