Sapere chi visita il profilo FB? Non è possibile
Sono diverse le app "non dichiarate" che tramite algoritmi ci dicono chi sono gli amici che spiano il nostro profilo, ma di ufficiale made by Facebook non è stato rilasciato nulla.
Sono circa due settimane che circola la notizia di un'applicazione rilasciata dalla casa madre che permetterebbe di sapere chi visita il nostro profilo ma si tratta di una bufala: dal 12 aprile 2016, recita la notizia, sarà possibile sapere chi visita il nostro profilo Facebook. Come dichiarato dalla stessa Polizia di Stato sulla pagina dedicata "Una vita da social" si tratta di una notizia fasulla. La pagina aperta dalla Polizia è un punto di riferimento molto importante in rete in quanto vengono sventate e segnalate bufale di vario tipo e altre cose a cui stare attenti: la pagina è aperta dal 2014 inaugurata dal capo della Polizia Alessandro Pansa con parole importanti.
"E' un progetto ovviamente indirizzato ai giovani che sono i principali consumatori della Rete. L'iniziativa vuole fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un'opportunità e non come un pericolo. Il divario fra la conoscenza digitale dei giovani e degli adulti è enorme e così per i giovani i genitori non possono essere né modelli né maestri, perché in rete il più delle volte non sanno andarci. In rete ci si relaziona con un mondo intangibile, ci sono tante insidie e i genitori devono comunque rimanere un punto di riferimento, una guida. L'iniziativa nasce principalmente contro il cyberbullismo ovvero contro forme di bullismo esasperate che, allargandosi a un numero indeterminato di soggetti, rendono la vittima più debole e possono portare spesso a gesti inconsulti. È l'adescamento che può avere soltanto fini economici e commerciali, essere finalizzato alla truffa o al furto di denaro, ma che altre volte serve ad attrarre giovani e ragazze a incontri o appuntamenti che poi possono finire in maniera tragica. Una Vita da Social è un esempio positivo di collaborazione fra pubblico e privato. Mette insieme tante competenze e conoscenze, da oggi a disposizione dei ragazzi".
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