Usa, ecco la prima hostess virtuale
"Si chiama Valerie, ha gli occhi azzurri, è bionda e ha il compito di accogliere i visitatori della Facoltà di robotica della Carnegie Mellon University. L'avvenente biondona però non è proprio una ragazza normale. E' un computer, anzi un sofisticato computer . E', infatti, capace, grazie ad alcuni sensori di movimento, di riconoscere chi le passa a fianco e di rispondere alle domande adattando le espressioni del viso al tenore delle risposte.
Su uno schermo al plasma innestato su un robot commerciale - nella sua speciale postazione nella hall dell'Università - Valerie accoglie i passanti con sorrisi, quando è di buon umore, un po' più scontrosa quando si tratta di una giornata nera.
Per rivolgere la parola alla biondina virtuale basta digitare su una tastiera, mentre le risposte vengono date a voce grazie a un sintetizzatore. I creatori di Valerie, il dottor Reid Simmons (capo ricercatore del dipartimento di robotica della Mellon University) e Ann Mundell, professoressa associata di drammaturgia, sono molto fieri della loro creatura e ne decantano le lodi: "Valerie svolge con dovizia i propri compiti, possiede anche spiccate attitudini per le relazioni umane, tanto che, non di rado, i suoi datori di lavoro sono costretti a richiamarla all'ordine". Succede infatti che si dilunghi a parlare con i visitatori, raccontando la sua vita, le sue aspirazioni, i sogni.
Insomma, una ragazza come tante. I due creatori, così come ogni buon genitore, cercano di migliorarla sempre: il prossimo passo sarà dotare Valerie di uno scanner ottico che le permetterà di riconoscere i volti e di conservarli in memoria. Inoltre entro un anno, due vere e proprie orecchie andranno a sostituire la tastiera."
Fonte: tgcom.it