Cinema, sanzioni fino a 1.500 euro per pirateria internet
Nel nuovo decreto legge multe salatissime per chi scarica film dalla Rete, anche se per uso personale: "Il decreto legge sui fondi al cinema approvato questa mattina dal consiglio dei ministri prevede anche sanzioni fino a 1.500 euro per i pirati che scaricano da internet film ad uso personale. Pene più pesanti, pecuniarie da 2.500 a 15.000 euro e penali da sei mesi a tre anni, sono previste per i pirati che scaricano film ad uso commerciale. Lo ha riferito il ministro per i Beni culturali Giuliano Urbani nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del consiglio dei ministri di oggi. Il ministro ha aggiunto che, se le norme sanzionatorie funzioneranno, saranno estese anche alla pirateria musicale, sempre via internet. Urbani ha detto che il decreto dispone..." leggi
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8 commenti a "Cinema, sanzioni fino a 1.500 euro per pirateria internet":
uhm... "decreto legge" significa legge o significa che non è ancora definitivo?
'decreto legge' significa che comincia subito ad essere valido... xò poi hanno un pò di tempo per bocciarlo :)
thanks... :)
Da Tgcom.it
"A pochi giorni dalla sua approvazione, il Decreto salva-cinema (pdf)
del ministro Urbani ha scatenato una querelle senza precedenti tra cybernauti,
Governo, opposizione e associazioni di settore. Più nel dettaglio, il motivo del
contendere riguarderebbe l'introduzione di nuove norme restrittive contro la
pirateria cinematografica in Rete, e ,in particolare, contro quei sistemi che
consentono di scambiarsi file su Internet (programmi denominati "peer-to-peer").
Molte le novità, ma molte anche le polemiche scatenate dall'iniziativa.
Approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì 12 marzo, il decreto, che riguarda
esclusivamente il comparto cinematografico, infatti, ha suscitato subito
l'indignazione sia degli interessati che degli esclusi.
Da una parte un gruppo consistente di utenti ha avviato una
petizione online contro il provvedimento che prevede pesanti
sanzioni anche per usi personali del peer-to-peer, dall'altra le major della
musica e gli editori hanno alzato la voce chiedendo un trattamento paratitetico
anche per lo scambio di Mp3 e testi protetti da copyright.
Di sicuro nel mirino del provvedimento c'è soprattutto quell'utenza che scarica
file illegalmente a scopo di lucro, ma un'attenzione particolare è rivolta anche
a quei "pirati domestici" che si avvalgono del file-sharing (software per
condividere file sul Web) per uso personale.
Ed è proprio da questa seconda parte del provvedimento, insieme all'esclusività
della norma per il settore cinematografico e alla maggiore responsabilità dei
provider costretti a violare la privacy dei clienti, che nascono le polemiche
maggiori.
Facendo propria la Direttiva Europea per la tutela della proprietà intellettuale
appena approvata dal Parlamento Europeo, infatti, il popolo della Rete ha
intasato di proteste forum e newsgroup ricordando al Ministro Urbani il boom
delle linee ADSL e la norma che sancisce la "non punibilità" di chi scarica
immagini dal Web per uso personale.
"Niente peer-to-peer? -si legge in un messaggio sul forum a tema di Punto
Informatico- E allora una linea veloce per scaricare che significato ha? Non
riesco proprio a capirlo illuminatemi....". "Accusano di rubare chi scarica -si
legge in un altro post- La cultura sarà solo per i ricchi che se la possono
permettere".
Di diverso avviso invece altri utenti più vicini al decreto Urbani: "Secondo voi
saremmo qui a fare falsi moralismi tra ladruncoli di pollame -scrive un utente
anonimo- se sui circuiti peer-to-peer girasse solo e soltanto materiale free e
non protetto da copyright?".
Intanto, a scanso d'equivoci, alcuni siti dedicati al file-sharing han chiuso i
battenti e molti server dedicati allo scambio di file in Rete sono scomparsi
senza lasciar tracce.
La posta in gioco, del resto, è alta: da una parte ci sono gli interessi degli
editori e delle major musicali e cinematografiche, dall'altra le esigenze del
popolo della Rete, dei provider e dei gestori telefonici che forniscono
connessioni veloci per il Web. In arrivo, promette lo stesso Urbani, ci sono
altri decreti simili per la salvaguardia del diritto d'autore musicale. In
Italia la caccia alIe streghe su Internet è appena cominciata, utenti
avvertiti."
Vorrei fare solo delle osservazioni, mi stà bene la punizione dello scarico dei
films (Ragazzi se proprio lo volete noleggiatelo, e poi ve lo copiate in 2
secondi, senza tutti i giri vari DVX DXCV FGH ecc. così URBANI è contento... e
dorme tranquillo), ma trovo veramente assurdo penalizzare chi ama veramente la
musica, come me e come tanti credo e che acquista CD originali (Di certo non
quelli Italiani...), e di certo non la compilation BUDDHA BAR IV che costa 45
(Quarantacinque!!! avete letto bene) euro.
Il peer to peer per me ha rappresentato l'apertura di un mondo fino allora
impossibile da raggiungere per questioni economiche, ho scoperto nuovi autori,
ho migliorato tantissimo la mia cultura musicale, e soprattuto "ho trovato" "HO
TROVATO RIPERO! CARI SIGNORI DISCOGRAFICI", cose introvabili rarissime,
bellissime, e tutto questo ora sarà solo un ricordo, beh grazie di
cuore......
Se fanno i servizi a pagamento per gli MP3 (che mi stanno anche bene)
sicuramente però non disporranno di titoli ai quali io sono interessato, non mi
interessa "baby one more time" di Britney Spears!.. o Madonna (Quelli tanto si
trovano pirata in strada...).
Concludendo:
Films: Non scaricateli! danneggiate veramente chi li produce!, noleggiateli.
Musica: Scaricatela ma se ci mettete i CD a buon prezzo poi la comperiamo, no 20
Euro!.
Semplice no?.
scaricare film in prima visione secondo me è follia, si vedono e si sentono da
cani.
cinema senza dubbio,sempre e comunque.
per la musica il discorso che fai è giusto,ma è difficile porre un confine tra
cio che è raro e bello e ciò che no: potrebbe essere soggettivo,e riguardo la
rarità esistono i cataloghi e,se vivi in una grande citta,quei megastore al cui
interno trovi davvero di tutto dagli anni 20 in poi, in vinile e non. Mi sa che
la strada è ancora lunga,ma di certo quella delle multe nn è la soluzione.
buttate un occhio su http://www.key4biz.it. Vi sono parecchi
articoli interessanti in proposito. Il direttore è riuscito anche a pungere nel
vivo l'On. Carlucci (ma non era una della TV? E che ci capisce di TLC?) che
promptly ha risposto. Intanto, a proposito di file-sharing in generale, sappiate
che in Canada è stato giudicato legale dalla Corte Costituzionale Canadese in
base -anche- ad uno studio interessante del quale vi riporto il link: "The
Effect of File Sharing on Record Sales. An Empirical Analysis"
http://www.unc.edu/~cigar ...
FileSharing_March2004.pdf
Dimenticavo!!!!! Come chi dovrebbe essere reale oggetto del Decreto Urbani (alias i pirati veri e propri che scaricano, duplicano e vendono) sta già scavalcando l'ostacolo lasciando i "tapini" utenti normali nella mani della Magistratura Italiana? Dismetti i contratti taliani e ti leghi ad un ISP extracomunitario (ie Svizzera, che i DVD li ha anche in Italiano....beh Ticinese :). I costi venngono ben coperti dalla vendita delle copie. L'info mi è stata passata da un gradito amico che lavora per UBS (non è geniale e forse nemmeno incredibile ma la cosa mi è parsa abbastanza simpatica :)