Market00ns
Sono sempre affascinato dai processi mentali delle persone. Chi mi sorprende di più, in linea di massima, è la figura del market00n. La parola - contrazione di marketing cartoon, con i due zeri a rappresentare gli occhioni - individua una classe di personaggi del marketing, le cui idee - in una società sana - sarebbero sufficienti ad affidarli ad alcune persone robuste e vestite di bianco.
Io fumo. E siccome i soldi sono sempre un problema, fumo Pall Mall.
Ora, fino a qualche mese fa, le Pall Mall avevano un nome quasi normale - light, extralight, e così via. Poi la UE ha deciso che questi erano termini ingannevoli (potere delle parole. Mi sono stupito che la Philip Morris non abbia ribattuto che le sigarette sono effettivamente leggere), la Pall Mall si è rassegnata a identificare i vari tipi di sigaretta a seconda del colore della scatola, e io mi sono trovato a fumare Pall Mall White.
Poi, nella sede della BAT deve essere successo qualcosa. Un market00n deve aver preso in carico la situazione. Se chiudo gli occhi vedo la scena e sento le parole: interno, riunione, giovane personaggio con occhiali a montatura nera e capello spettinato a colpi di gel che si alza in piedi, e afferma che "è necessario dare un'identità vincente ai nostri prodotti, qualcosa con cui il consumatore possa agevolmente riconoscersi, che rafforzi la sua personalità".
Se qualcuno parlasse così a *me*, probabilmente lo farei arrestare. Anzi, no, prima lo picchierei, e poi lo farei arrestare. Deve esserci scritto, in qualche comma nascosto del Codice Penale, che questi termini non possono essere usati tutti insieme. Deve essere prevista una pena, magari detentiva.
Lui invece è stato preso sul serio.
Così, ora le Pall Mall sono identificate da un nome di una città americana. Io fumo Pall Mall Manhattan, che fa tanto intellettuale del Greenwich Village. La mia ragazza, che è nettamente più spigliata e vivace, fuma Pall Mall Miami. Mi aspetto di vedere spuntare Don Johnson da un momento all'altro.
L'altro giorno ero dal tabaccaio, in fila dietro ad altri tossici, quando l'idiozia della cosa mi ha colpito con una violenza quasi fisica. Mi sono figurato la scena con una chiarezza cristallina, fino a leggere la marca degli occhiali e a sentire l'odore del gel. Quando mi sono ripreso, ero giusto davanti al tabaccaio.
- un pacchetto di Pall Mall Galbiate.
Mi ha guardato in maniera buffa. Evidentemente confuso.
- Mi scusi?
- Un pacchetto di Pall Mall Galbiate - ho ripetuto, e, per aiutarlo, ho aggiunto - Quelle che prima erano le bianche.
Non ha chiamato la Sanità Mentale, dimostrando un bel po' di professionalità. Si è limitato a prendere il pacchetto e ad appoggiarlo sul bancone.
- Perché, lei ritiene che se non si chiamassero Manhattan saprebbero meno di grattacielo? Pensa che Woody Allen smetterebbe di fumare? E cosa mi dice delle "New Orleans"? Se si chiamassero Rapallo non ci sarebbe quella vena blues che le ricorda subito il Missisippi?
Mi ha fatto un sorriso da ubriaco, nel darmi il resto. Sbagliato. Non so se fosse lui a prendersi troppo sul serio, o se solo io non ho imparato ancora che la logica e il buon senso sono ormai concetti obsoleti, nel terzo millennio. Non so, davvero.
Fumo ancora Pall Mall Manhattan, o Galbiate.
Però ho cambiato tabaccaio.