Sims, Single e ora Playboy
Chi ha avuto qualcosa da ridire su Singles, giudicato troppo esplicito, dovrà ora fare i conti con il gioco in cui bisogna impersonare Hugh Heffner e gestire le famosissime conigliette. Playboy è stato uno dei giochi più testati durante l'E3 (Electronic Entertainment Expoistion) di quest'anno. Si parte con un giovane Hugh di circa 50 anni fa e bisogna cercare di ricreare il suo impero. Sembra comunque che non sia un gioco semplice. Bisogna avere una base di fotografia e anche qualche conoscenza di impaginazione per riuscire ad aver successo.
Articolo con descrizione del gioco (in inglese)
Articolo di CNN (in inglese) che parla del trend verso il vouyerismo dei nuovi giochi.
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10 commenti a "Sims, Single e ora Playboy":
Come se nella rivista Playboy vera qualcuno facesse caso alla qualità della foto o all'impaginazione :P
nooooo
nessuno si mostrerebbe affatto indignato se le foto della playmate fossero solo:
le scarpe, l'ombellico, i peli del naso, l'ascella... o se le foto fossero
stampate a 10 dpi.
e nessuno credo darebbe troppo peso alla foto di un uomo barbuto con lo sguardo
rivolto verso l'esterno che sembra dire: "beh...che fai con quelle mani?"
proprio di fianco al paginone centrale.
Pero' a parte queste piccolezze.... :-)
sarà proprio il caso di provarlo :)
Si dai voglio proprio vedere la gente che gioca memore dell'ipaginazione e degli artistici scatti degli originali... :P :)
beh, però parlando seriamente la differenza tra playboy e tutte le altre riviste del genere è proprio la qualità non solo delle modelle ma proprio delle foto, no!?
Quello sicuramente, io facevo solo dell'ironia :)
I fotografi sono fra i più famosi al mondo ma devo dire che anche le modelle
sono ricercatissime. Questo ha contribuito a distaccare la testata da tutte le
altre del campo, distinguendosi per una maggiore "sobrietà" dei contenuti (non
si può associare Play Boy alla pornografia in alcun modo) e una elevata qualità
tecnico-realizzativa.
Purtroppo sono pochi (in proprozione) quelli che fanno caso a queste cose e da
lì traeva spunto la battuta ;)
si si ho capito :)
però appunto credo che se una rivista del genere ha tanto successo evidentemente
non sono poi tanto pochi che fanno caso a queste cose, dato che ce ne sono tante
+ hard che costano anche meno ma che (credo) vendono meno
Il fenomeno Playboy non è dovuto solo alle foto che mostra: c'è un discorso
sociologico abbastanza profondo da fare (così come per tutti i "fenomeni di
massa"). Per esempio PlayBoy ebbe l'astuzia di proporsi come "giornale di
costume" e spesso coinvolse personaggi molto famosi nelle sue pagine. Uno fra
tutti la bellissima Marilyn Monroe:
http://www.extragratis.it ... hart_of_the_Month_jpg.htm
Ma non sono da meno per notorietà le grandi penne che si prestarono per articoli
e racconti brevi per le patinate pagine di una rivista in cui, ancora oggi, i
corpi delle ragazze occupano una parte importante ma non la totalità del
contenuto.
E in una cultura "puritana" come quella americana pre-sessantottina mostrare la
donna in tutta la sua bellezza ma distaccandola dalla morbosità della
pornografia fu la mossa vincente. Nel periodo in cui il cinema lanciò le
grandissime icone femminili e l'apparire belli e vincenti diventa importante
(nel 1960 c'è il primo dibattito televisivo politico in cui il giovane bel
Kennedy oscura un non-telegenico Nixon) Play Boy mostra i volti più
rapprentativi della società e i corpi più perfetti. Infondo la rivista di Hugh
ebbe anche la foruna di cavalcare la rivoluzione dei "corpi venduti" che
porteranno anche ai persuasori occulti packardiani o ai capolavori di Wharol e
Lichtenstein...
Insomma i fattori sono tanti e io sono andato molto OT guidato da quello che sto
studiando all'uni :P :D
Hem... il mio discorso forse non si capisce molto non sapendo la data della fondazione della testata: 1953 ;)
non sei buono