E-commerce nell'acquisto dei farmaci in Italia

Una direttiva dei giorni scorsi emessa da tre ministeri della repubblica italiana: il Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, il Ministero della Salute ed il Ministero dell'Economia, definirà le regole a livello nazionale per l'utilizzo degli strumenti di commercio elettronico nell'acquisto di farmaci.

La spesa per l'acquisto dei farmaci infatti incide per quasi 14 miliardi sulla spesa sanitaria italiana, il 16% degli 87 miliardi di euro del Fondo Sanitario Nazionale.
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera alla direttiva con cui vengono definite le regole di gestione e di manutenzione della classificazione dei farmaci per il mercato elettronico delle amministrazioni pubbliche.

"In tal modo, attraverso le Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (ICT) - ha spiegato il ministro Lucio Stanca - si da spessore nazionale e maggiore rilevanza economica ad una serie di mercati elettronici sviluppati e gestiti da Regioni ed enti locali, con uno scenario sinora contraddistinto da una pluralità di procedure e classificazioni dei farmaci.
L'uniformità, invece, permetterà la più ampia partecipazione alle piattaforme di mercato elettronico da parte di fornitori e clienti sinora costretti a confrontarsi con una molteplicità di codificazioni.
La classificazione unica a livello nazionale propizierà l'aggregazione della domanda di fornitura e ridurrà le diseconomie derivanti dall'attuale frammentazione dei centri di acquisto delle amministrazioni, favorendo al tempo stesso anche la trasparenza degli acquisti",

Un esempio per tutti, la Lombardia: con le procedure di centralizzazione degli acquisti si è ottenuto un risparmio sui farmaci generici del 13% rispetto all'analoga spesa precedente senza razionalizzazione, e del 7% sugli altri farmaci.

Articolo tratto da Programmazione.it