Preselezione non richiesta? Condanna per danni morali
"L’attivazione di un servizio non richiesto è un’operazione scorretta che provoca un danno morale da risarcire. Questo, in sintesi, il giudizio emesso dal Giudice di Pace di Roma nei confronti di Wind, condannata in contumacia per l’attivazione non richiesta del servizio di preselezione automatica attivato sulla linea telefonica di un utente di Roma.
“È la prima volta - commenta il vice segretario dell'associazione di consumatori Cittadinanzattiva, Giustino Trincia - che un giudice riconosce la risarcibilità da stress dovuta a disservizi e pratiche scorrette di un gestore di telefonia“.
Al di là della quantificazione economica data al danno morale - continua Trincia - è importante che si sia affermato il principio che le aziende erogatrici di servizi non rimangano impunite a seguito di loro comportamenti scorretti nei confronti degli utenti”.
Il giudice..."
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