Altroconsumo e il Peer to Peer
Altroconsumo e il Peer to Peer
Vi ricordate della vicenda di pochi giorni fa inerente la sentenza della Cassazione n° 149? Ne abbiamo parlato in questa news.
Altroconsumo ha pensato bene di "approffittare" di tale sentenza per lanciare una petizione atta a modificare la legge Urbani, la contestatissima legge Urbani. Non è infatti d'accordo con le sanzioni penali previste dalla legge per l'uploader di file, video o audio che siano, protetti dal diritto d'autore.
Petizione perché sia modificata la legge sul diritto d'autore
Al Ministro dei Beni e Attività Culturali, Francesco Rutelli e al Presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, Pietro Folena:
Nella tutela della proprietà intellettuale siamo oggi di fronte ad un sempre più evidente strappo al tessuto giuridico condiviso, imposto da interventi normativi eterodiretti approvati nella scorsa legislatura.
Ciò comporta un problema per la certezza del diritto. In casi come questo l'affermazione delle esigenze di tutela del cittadino-consumatore implica una difesa non solo dei suoi interessi economici, ma anche delle sue libertà e del suo ruolo attivo all'interno della società. In tali evenienze il consumerismo è chiamato a svolgere una funzione più alta, di concreta rivendicazione dei principi costituzionali di libertà, di uguaglianza e di democrazia, nonché di difesa dello Stato di diritto nell'interesse della collettività contro le pretese protezionistiche e gli interessi privilegiati di pochi soggetti.
Per questi motivi auspichiamo le seguenti modifiche alla legge vigente sul diritto d'autore... continua a leggere la petizione.
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4 commenti a "Altroconsumo e il Peer to Peer":
Att.ne...:mi meraviglia che a promuovere sia Altroconsumo e non Adusbef o simili..
Mi chiedo se sia possibile effettuare una codifica, non eliminabile,
all'interno di ogni opera soggetta a diritto di autore, se ciò fosse
possibile potrebbe ogni volta che quell'opera(sia essa un file musicale od
altro) ogni volta che sia oggetto di richiesta o scambio anche attraverso peer
to peer lasciare una traccia digitale in modo da costituire come una specie di
accumulo di punteggio nell'arco per esempio di un anno utile a potere
richiedere un accredito di denaro da ottenere da parte di un organismo da
definire (tipo SIAI)che avrebbe l'onere di gestire le suddette tracce
digitali. i fondi da elargire sarebbero continuamente forniti da un sovrapprezzo
da applicare su ogni prodotto utile a registrare dati es: audio cassette,video
cassette, dvd, cd r ed rw ecc...
E' utopia? lancio una idea.
saluti
perchè sono stati aumentati i costi dei cd e dvd e relativi lettori e
masterizzatori a fronte dei mancati diritti d'autore e nel contempo non è
stata modificata la legge?
La solita vergogna ed incapacità nel legiferare.
Se non fosse possibile la modifica della legge per uso personale e tutto il resto non sarebbe più semplice far pagare una cifra irrisoria tipo 20 euro annuali dando il diritto di scaricare e condividere tutto ciò che si vuole ? tale cifra sarebbe data alla SIAE che provvederebbe a dividerla per le varie case produttrici. Lo so che non è nell'ottica della libertà di internet ma almeno sarebbe un anello di congiunzione tra le case produttrici e il consumatore con aumento delle pene per chi ne fa utilizzo di lucro.