L'anniversario degli emoticon le faccette compiono 30 anni
In principio furono sorrisi :-) e bronci :-( Poi arrivarono lacrime, pernacchie, occhiolini, sguardi perplessi o annoiati. Oggi gli smile sono entrati a far parte del linguaggio globale.
Adesso si chiamano emoticon, smiley o anche faccette e li si data a trent'anni fa, nel 1982. Il mito fondativo viene ambientato alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh (Pennsylvania): il professor Scott Fahlman propose la sequenza :-) per marcare i messaggi scherzosi nelle bacheche elettroniche pre-Internet. La mancanza di segnali di ironia, infatti, aveva già creato diversi equivoci e risentimenti nell'informalità di quelle forme pionieristiche di scrittura.
Con l'introduzione di :-) e del suo contrario :-( il più era fatto: si era stabilito che il segnale dovesse arrivare dopo il messaggio, come accade con gli interrogativi e gli esclamativi (con l'importante eccezione spagnola) e si era trovata la convenzione della rotazione di novanta gradi del testo, o della testa (del lettore). In realtà ora esistono anche emoticon che non richiedono rotazioni, di provenienza sembra giapponesi: per significare "allegro" si fa così: (^-^)...
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