Beagle 2: robot a buon mercato

Ecco perché è fallita la missione

Il fallimento di Beagle 2, robot britannico sganciato dalla sonda europea "Mars Express" il 25 dicembre 2003 e mai giunto a destinazione, è da attribuirsi allo scarso impegno economico del governo di Londra nella missione marziana. E' questo il risultato choc di un rapporto parlamentare in materia. "L'Esa (Agenzia spaziale europea) e il Regno Unito -si legge tra le righe del rapporto- volevano un veicolo che atterrasse su Marte a buon mercato".

Più nel dettaglio, secondo quanto riferito dal presidente della commissione scienza e tecnologia del Parlamento britannico, Ian Gibson, l'esecutivo inglese avrebbe investito certamente del denaro nel progetto, ma lo avrebbe fatto solo dopo la raccolta di fondi presso partner privati da parte degli organizzatori della missione. Una mancanza che, secondo gli esperti, avrebbe influito sul fallimento della missione europea sul Pianeta Rosso.

"Beagle 2" avrebbe dovuto cercare tracce di vita su Marte, ma nessun segnale radio era stato captato dopo il 25 dicembre 2003, giorno previsto per l'atterraggio. L'Esa lo aveva dichiarato ufficialmente perduto l' 11 febbraio 2004. Fino ad allora, la perdita del robot era rimasta senza spiegazione, anche se erano state avanzate diverse ipotesi. Un primo rapporto, pubblicato nel maggio scorso, aveva criticato l'organizzazione della missione.

Il professor David Southwood, direttore per la scienza spaziale all'Esa, aveva detto che la missione si presentava così male anche prima del lancio da indurlo a chiedersi se non sarebbe stato meglio annullarla. Il sogno europeo su Marte, dunque, è svanito per la mancanza di fondi e per la progettazione di un robot a buon mercato. Inghilterra tirchia, gli Usa e la Nasa ringraziano.

News tratta da Tgcom.it