Bocciatura per i tag negli umani
Bocciatura per i tag negli umani
Dall'American Medical Association un invito alla prudenza prima di impiantare chip Rfid negli umani: da valutare tutte le possibili conseguenze.
L'Ama (American Medical Association) ha (almeno per ora) bocciato l'impianto di tag Rfid negli esseri umani. E lo ha fatto con un rapporto in cui elenca quali sono i punti da chiarire prima che questa tecnologia possa entrare a contatto diretto con il nostro organismo.
Primo fra tutti la sicurezza del paziente.
Secondo l'Ama, infatti, non ancora è chiaro se i tag rappresentano o meno un rischio. “Benché siano removibili”, si legge nel rapporto, “la loro piccola dimensione consente di migrare sotto la pelle, rendendo così difficile l'estrazione”.
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