Braccialetto elettronico per «operai robot»
Rivolta dei sindacati inglesi: «Controllano i dipendenti minuto per minuto»
Gli apparecchi sono molto utilizzati nella logistica e nei magazzini, ma l'accusa è di usarli per verificare pause e perdite di tempo
LONDRA - «Siamo come polli in batteria»: sale il disagio nei sindacati britannici per le nuove tecnologie che permettono di tenere sotto controllo i lavoratori con i «braccialetti elettronici». Un numero crescente di impiegati in magazzini e settori logistici, sono "etichettati" al polso con un vero e proprio computer collegato senza fili al cervellone aziendale: trasmettendo informazioni in tempo reale sulle merci e sugli ordini, queste tecnologie accelerano la catena della distribuzione.
PREOCCUPAZIONE - Ma i sindacati denunciano che questi apparecchietti stanno trasformando gli operai in uomini-robot, perché permettono all'azienda di tenere d'occhio le pause nelle ore di lavoro e persino le soste alla toilette. «Molti posti di lavoro stanno diventando allevamenti di polli», denuncia il sindacato Gmb. Un'indagine commissionata da Gmb dice che già 10 mila lavoratori sono interessati dal fenomeno, ma che molti non hanno intenzione di sottoporsi al controllo del Grande Fratello tecnologico.
Tant'è che diversi impiegati preferiscono licenziarsi: in certe aziende il livello di ricambio dei dipendenti è anche del 300%. «L'idea è controllare il lavoro continuamente e se questo aumenta l'efficienza non tiene altrettanto in conto i diritti delle persone», ha detto Paul Campbell, responsabile nazionale del sindacato. «Non siamo un'organizzazione luddista - dice Campbell - ma non resteremo inerti a vedere i nostri associati trasformati in robot».
continua news tratta da corriere.it
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