Buon compleanno Amiga, 25 anni
Sono passati 25 anni da quando Commodore introdusse il super computer Amiga - perché ai tempi questo era *davvero* un super computer. In un'era in cui i display erano solo testuali e il suono proveniva da un mini altoparlante con suono metallico, l'Amiga aveva un eccezionale display grafico, un ottimo suono e una cosa innovativa chiamata "multitasking".
Con questo pedigree, oltre che un prezzo ragionevole, si aspettavano tutti che l'Amiga avesse i numeri per scalzare l'Apple II e diventare un serio concorrente agli IBM PC compatibili.
Per nove anni l'Amiga vendette milioni di unità e i suoi fan fecero di tutto per farlo accettare dalle software house come un vero oggetto di culto - ai tempi i Mac non erano un oggetto di culto (quando fu introdotto il Mac, il suo messaggio era "il computer per tutti gli altri" mostrando gli zombie schiavi degli IBM).
Purtroppo né i numeri venduti, né lo zoccolo duro di fan fu sufficiente e Commodore dichiarò il fallimento nel 1994.
3 commenti a "Buon compleanno Amiga, 25 anni":
<In un'era in cui i display erano solo testuali e il suono proveniva da un
mini altoparlante con suono metallico,
Non vero, esistavano già i Macintosh (una spanna sopra all'Amiga) e pure il C64
aveva discrete capacità sonore.
<Con questo pedigree, oltre che un prezzo ragionevole, si aspettavano
tutti che l'Amiga avesse i numeri <per scalzare l'Apple II e diventare un
serio concorrente agli IBM PC compatibili.
Ma quale Apple II, c'era già il Mac e un confronto fra le due macchine era già
improponibile all'epoca.
<Per nove anni l'Amiga vendette milioni di unità e i suoi fan fecero di
tutto per farlo accettare dalle <software house come un vero oggetto di
culto -
il progetto Amiga era stato comprato dalla Commodore con l'intento di aggiornare
il fortunato C64. Cosa peraltro riuscita. L'utenza Amiga era quella del C64 e
quindi di nessun interesse per le software house che sviluppano per il mercato
lavorativo. La cosa era nota fin dall'inizio, tantè che i progettisti di Amiga
avevano inserito in rom un messaggio che si scopriva con una combinazione di
tasti e che diceva qualcosa come - noi abbiamo creato l'Amiga e loro ce lo hanno
fottuto - a testimonianza del fatto che avevano l'ambizione di svilupparlo in
ambiente professionale e invecde finiva il pasto al domestico. MI pare che ai
tempi ci fosse stato un interesse anche dell Amstrad. Ad ogni modo, quali dei
due comprasse il brevetto, la macchina era destinata a fungere da console per i
videogames.
<ai tempi i Mac non erano un oggetto di culto (quando fu
introdotto il Mac, il suo messaggio era "il <computer per tutti gli altri"
mostrando gli zombie schiavi degli IBM).
il multiunico computer oggetto di culto è proprio il Mac, e i suoi seguaci
vengono chiamati 'mac-hevangelisti'. Ma che dice?
<Purtroppo né i numeri venduti, né lo zoccolo duro di fan fu sufficiente e
Commodore dichiarò il <fallimento nel 1994.
Il mercato lo fanno i numeri e non gli zoccoli. Se il progetto Amiga è morto
vuol dire che i numeri non li aveva più, punto. Io, come tanti vendetti i miei
Amiga (500-1000) per passare al 486DX e Windows 3-3.11. Con qualche rimpianto,
però la differenza in termine di importanza degli applicativi e loro efficenza
era devastante.
Scommtto che tu con Amiga hai sempre solo giocato non sai niente de suo SO,
io lo uso tutt'ora e non mi manca niente come fai a dire che no c'era confronto
negli
applicativi?
Il MAC è empre oggetto di discussione per il fattoche sia ancora impiedi non
otante
la politca custom e la ciofeca che è semre sato come OS.
P.S.
Io sviluppo ancora oggi applicativi sotto Amiga e nessun OS da più sddifazione
:-)