Cassazione, stop al marketing piramidale online
La Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso contro una sentenza che giudicava fuorilegge gli schemi multivello di reclutamento via Internet. Si vendono beni servizi, non arruolamenti.
La terza sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito un importante precedente giurisprudenziale per quanto concerne il contrasto a frodi e truffe online, con particolare riferimento agli schemi multilivello. La sentenza 37049/2012 ha stabilito che le attività commerciali in cui il beneficio economico deriva dal reclutamento di utenti, piuttosto che dalla vendita diretta di beni o servizi, sia da ritenersi fuorilegge.
Nella fattispecie, la Superma Corte ha confermato la sentenza impugnata dagli imputati, colpevoli, secondo la Legge italiana, di aver svolto pratiche "riconducibili alla categoria delle vendite piramidali e delle cosiddette catene di Sant'Antonio", già regolate dalla legge 173 del 2005...
Continua a leggere questa notizia su punto-informatico.it.
- [18/09/12] Cassazione: siti e blog non vanno registrati
- [15/09/12] Germania, vittoria Apple su Motorola
- [01/08/07] iTunes, 3 miliardi di canzoni vendute online