C'è chi usa il P2P per ingannare
Caccia aperta negli USA ai siti che offrono ai propri membri paganti software di file sharing altrove gratuiti spacciandoli come jukebox che consentono di scaricare di tutto.
La Commissione federale sul Commercio sembra pronta a prendere in seria considerazione un nuovo esposto presentato dagli esperti del Center for Democracy and Technology (CDT) contro una serie di siti che offrono a pagamento software di file sharing spacciati per jukebox gratuiti da cui scaricare qualsiasi genere di file liberamente e legalmente.
Secondo il CDT siti come MyMusicInc.com sono abusivi e ingannatori e sono studiati per far credere agli utenti che pagando l'importo previsto per la registrazione sia possibile scaricare, come dice quel sito, "oltre 12 miliardi di file direttamente sul tuo computer".
Non contenti, gli autori di quel sito e di altri spazi web, come Mp3DownloadCity, parlano apertamente di download gratuito di film su DVD, CD, mp3, programmi informatici e via dicendo.
Il tutto è poi condito sugli stessi siti dalla fornitura di tool di masterizzazione in quello che viene considerato da CDT non tanto un inno alla pirateria quanto un formidabile inganno ai danni di quegli utenti che, comprando quel software, riterranno di agire nella completa legalità, esponendosi invece a concreti rischi legali....
...continua la news tratta da Punto-Informatico.it
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Un commento a "C'è chi usa il P2P per ingannare":
Credo che il P2P centri poco: nel senso che i furbi pronti a fregarti esistono in qualsiasi campo