Cina ancora censura. Stavolta la vittima è Obama
Mentre il mondo pende dalle labbra del neo Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, la Cina censura il suo discorso.
Il discorso, o meglio la parola censurata, è comunismo.
Se avete ascoltato ieri il discorso di Obama, in alcuni passaggi il neo Presidente ha parlato di comunismo e di dissidenti: tutti argomenti censurati dal discorso tradotto e pubblicato sui più noti portali cinesi.
Nello specifico ci si riferisce alla parte in cui Obama richiamava alla memoria le generazioni precedenti alla nostra che hanno saputo "affontare il comunismo e il fascismo non soltanto con i missili e i carroarmati, ma con alleanze solide e convinzioni durature." E ancora "a coloro che arrivano al potere attraverso la corruzione e l'inganno e facendo tacere i dissidenti, sappiamo che siete la parte sbagliata della storia, ma vi tenderemo la mano se aprirete il vostro pugno."
Ma non solo: durante la diretta in Tv delle sopracitate parti del discorso è saltato 'inspiegabilmente' il collegamento per poi tornare a tema del discorso cambiato (!)
Da una parte quindi un Presidente che richiama la voglia di libertà e serenità per il mondo interno, dall'altra un Paese in cui la libertà di pensiero e di parola è sempre più osteggiata da chi governa.
- [10/11/12] Barack Obama è il 45° presidente USA: il web ago della bilancia
- [03/01/10] Apple: si censuriamo le applicazioni del Dalai Lama in Cina
- [02/12/09] Twitter supera Obama, è la parola inglese più usata
- [25/03/09] Cina: ancora censura per YouTube
- [22/01/09] Ed ora l'Obama mania...
5 commenti a "Cina ancora censura. Stavolta la vittima è Obama":
Boh! io nonho seguito alla lettera il discorso di Obamama mi pare che anche in italia la parola "comunismo" non sia stata ricordata,e pensare che ascoltando veltrusconi pare che Barak sia iscritto nel P.D.
E da quand'è che Obama sarebbe comunista?
Se la cina scomparisse dalla faccia del mondo credo proprio farebbe un favore a tutti....
A quando il ritorno ai mercati con delle regole , dazi, dogane, quote massime di
importazione ? A quando si ritorna a politiche di un sano e minimo protezionismo
delle economie nazionali, regionali, locali ? Altro che globalizzazione, è una
bella e pura ipocrisia che si vada a produrre in Cina perchè conviene , senza
chiedersi del perchè conviene..., e poi scandalizzarci del regime e politica
della Cina ?
quando c'erano i dazi e le dogane la Cina non poteva mettere in ginocchio le
nostre economie nazionali distribuendo milioni di containers all'anno pieni di
prodotti porcate a prezzi da sfruttamento della popolazione al prezzo del non
rispetto dei diritti umani, al prezzo della censura affinchè lo sfruttamento
dovuto alla ignoranza si possa difendere più che si può.
Ogni ITALIANO , ogni EUROPEO, dovrebbe essere consapevole di questo ed adeguare
i suoi comportamenti di consumatore privilegiando i prodotti il più possibile
del nostro continente e orientarsi politicamente verso le correnti politiche che
parlano di protezionismo, di federalismo, di immigrazione.
O non ci si lamenti ipocritamente.
***!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Se la cina scomparisse dalla faccia del mondo credo proprio farebbe un favore a
tutti....
siete kani dei americani ?????????????,anchese lorokakano sopra di voi,amazano vostri uomini