Ecco come si clonano i bancomat

Sempre più sofisticati i sistemi

Mentre le truffe legate ai bancomat crescono e si difondono su tutto il territorio italiano, un documento redatto da alcune banche altoatesine svela nel dettaglio le dinamiche dell'inganno. Tecnicamente si tratta di clonazioni vere e proprie, ma vediamo come avviene più precisamente la duplicazione delle carte. Operate con sistemi sempre più sofisticati ed efficaci, le truffe normalmente vengono portate a termine durante la notte o in momenti di scarso traffico, normalmente in giornate festive e prefestive.

Una delle tecniche più diffuse vede l'applicazione e la rimozione più volte al giorno di un dispositivo chiamato "skimmer". Realizzato normalmente in materiale plastico e dotato di un lettore a banda magnetica, il sistema ingannevole è munito di un micro hard-disk che viene sovrapposto alla zona del lettore carta e assume la forma di una cornice intorno alla fessura originaria.

Una volta raccolti, i dati rubati dallo skimmer vengono radiotrasmessi a un complice nelle vicinanze che con un pc portatile li registra per il successivo uso. Della carta vengono catturate tutte le informazioni per consentire frodi sia in Italia (circuito Bancomat/PagoBancomat), sia all'estero (circuiti Cirrus/Maestro).

I codici segreti, invece, vengono rubati con finte tastiere sovrapposte alle originali o con microcamere, racchiuse in contenitori di plastica, poste spesso nelle plafoniere e comunque in posizioni atte ad inquadrare la tastiera. Utenti avvisati, mentre si preleva occhi aperti.

News tratta da Tgcom.it