Condannato a 8 mesi per aver violato i server di Facebook
Uno studente del Regno Unito è stato condannato a 8 mesi di galera dopo che si era infiltrato nei server di Facebook tra Aprile e Maggio dell'anno scorso. Al social network erano serviti circa 200 mila dollari americani per gestire il crimine che ha richiesto l'intervento della FBI e delle autorità britanniche per una enorme mole di lavoro investigativo.
Lo studente, un ventiseienne che studia programmazione, ha dichiarato che "voleva solo individuare vulnerabilità nel sistema in modo da poter poi avvisare Facebook." L'accusa, nella persona di Sndip Patel, ha spiegato come l'accusato ha "agito con determinazione, falsa ingenuità e sofisticata e calcolata intenzionalità. Ha fatto accesso senza autorizzazione, si è introdotto nel social network Facebook e nei suoi server nel periodo di tempo che va da Aprile e Maggio dello scorso anno, usando il personal computer nella sua cameretta nello Yorkshire, rubando informazioni di grande valore e prodotti protetti da diritti d'autore. Tutto queste informazioni sono poi state salvate in un hard drive esterno, poi ritrovato dagli inquirenti.
Glenn Mangham ha iniziato il suo ingresso illegale dall'account di un impiegato Facebook, in vacanza, e da li ha ottenuto poi le informazioni riservate che ha usato per estendere il perimetro della sua invasione. A seguito di un controllo di routine, Facebook ha scoperto l'incursione e ha iniziato le indagini in famiglia. Il coinvolgimento dell'FBI è avvenuto subito dopo. Ora Mangham passerà i prossimi 8 mesi nelle prigioni britanniche.
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6 commenti a "Condannato a 8 mesi per aver violato i server di Facebook":
c'è una piccola differenza tra 8 mesi e 8 anni. Cercate di chiarire. Grazie
da notare come l'umano medio (il signor matteo) risponda all'articolo non perchè interessato ad esso, ma solamente per evidenziare l'errore.
Corretto l'errore. Per evitare al signor matteo un trauma troppo forte ne ho introdotto uno nuovo
8 mesi . . .
8 anni . . .
8 millenni?
bho?
Beh, così non fai altro che screditare ancora di più l'articolo...
Tra l'altro nella mailing list è riportato il nuovo "errore", così come su
Google... fai un po té.
Io ho rinunciato a meta' della lettura per l'incomprensibilita', la presenza di errori madornali di scrittura ne rende impossibile la comprensione, cosa caspita significa il primo paragrafo? Scusate ma quando e' troppo e' troppo.