Costi di ricarica, la GdF indaga
Costi di ricarica, la GdF indaga
Anche la Guardia di Finanza, si è posta la stessa domanda?
Non saprei, ma apprendo con piacere che i Funzionari dell’Autorità per le Comunicazioni e della Guardia di Finanza, hanno acquisito i piani tariffari delle Società di telefonia mobile che operano nel nostro paese: Tim, Vodafone, Wind e 3Italia. Lo scopo è di verificare quali siano nel dettaglio le tariffe praticate al momento dai quattro operatori mobili e confrontarle con quelle che verranno predisposte nelle prossime settimane in vista della scadenza del 3 marzo, quando le ricariche delle prepagate non potranno più essere a carico del consumatore.
Speriamo che ciò possa proteggere i poveri utenti che si ritrovano ad essere sempre in balia di costi, tasse e balzelli, applicati spesso senza spiegazioni plausibili e motivazione di esistere.
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Un commento a "Costi di ricarica, la GdF indaga":
AGCOM e GdF Acquisiscono i Piani Tariffari della Telefonia
Mobile
Dopo le preoccupazioni espresse da Anti Digital Divide e da
altre associazioni dei consumatori, su un possibile aumento delle tariffe dei
telefonini da parte delle compagnie telefoniche ( TIM, Vodafone, Wind, Tre.),
per rifarsi dei mancati introiti derivati dai costi di ricarica, l'Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni e la Guardia di Finanza hanno acquisito i
piani tariffari presso le compagnie di telefonia mobile.
Il Decreto Bersani comincia a dare i suoi frutti anche nell'ambito del
controllo e della trasparenza delle tariffe. Il decreto, infatti, assegna
all’Autorità compiti precisi per quanto riguarda la trasparenza delle tariffe,
anche per verificare se e in quale misura si dovesse concretizzare il rischio di
un possibile aumento dei prezzi: la preoccupazione è infatti che gli operatori,
per rientrare dei costi sostenuti per le ricariche, possano spalmare su tutti i
piani tariffari gli introiti che verranno a mancare per effetto del decreto.
...continua la lettura di questa notizia.
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