Da Time il blog dell'anno
Premiato chi smascherò la naja di Bush
Più si avvicina il 31 dicembre più ne sentiamo parlare. "Eletto l'uomo dell'anno". "Votata la macchina dell'anno". "Scelto il calciatore dell'anno". Per stare al passo con i tempi anche Internet ha un "dell'anno" nuovo di zecca. Niente sito, niente servizio bensì il "blog dell'anno". L'idea è venuta a chi ogni dodici mesi elegge il "man of the year", ossia Time Magazine. Nonostante sia passato quasi sotto silenzio, l'ultimo numero della rivista ha indicato in powerlineblog.com il blog del 2004.
Va da sè che sono in pochi a conoscere in Italia il fortunato vincitore. Si tratta di un blog - ovviamente assolutamente degno di tale riconoscimento - che è salito alla ribalta delle cronache agli inizi della campagna elettorale americana. Prima ancora che di programmi e intenzioni varie, l'America si divise sul servizio militare di George Bush e di John Kerry. Gli allora candidati alla Casa Bianca tennero alto il nome della Patria? Roba da segugi dell'informazione: a finire nel mirino per primo fu il presidente uscente, tacciato di essersi anzitempo "imboscato". Il suo staff dimostrò il contrario nella puntata del 8 settembre 2004 del programma Cbs "Sixty Minutes". Dimostrò o tento di farlo perchè proprio da Power Line partirono i primi post al veleno che dimostrarono la falsità delle tesi propinate da Bush e dai suoi.
Dai documenti relativi al servizio militare nella Guardia Nazionale del Texas prestato, tra il 1972 e il '73, dal presidente George W. Bush, infatti mancavano dichiarazioni necessarie per spiegare i vuoti nelle presenze di Bush e altre anomalie. Gli esperti indicarono che i regolamenti della Guardia aerea Nazionale dell'epoca prevedevano che i comandanti delle unità stilassero rapporti destinati alla Air Force quando un pilota saltava (come fece Bush nel 1972) la prevista visita medica di controllo annuale. E il presidente non ci fece proprio una bellissima figura.
La rivoluzione è appena cominciata
Ma chi sono i blogger dell'anno? Tre nomi e tre pseudonimi: dietro a Hindrocket si cela John H. Hinderaker, 54 anni, avvocato di Minneapolis per lo studio Faegre & Benson: Deacon è Paul Mirengoff, avvocato a Washington, D.C mentre The Big Trunk è Scott W. Johnson, 53 anni, altro avvocato e vicepresidente della TCF National Bank, sempre a Minneapolis.
"Nel 2004 i blog sono entrati nel pantheon dei grandi media alla pari di tv, radio e giornali ed è stato proprio Power Line a portare i blog a quei livelli" scrive Time Magazine nella motivazione del titolo.
"Bloggare è un'esperienza entusiasmante" ha dichiarato Jonson all'Associated Press poco dopo aver appreso la notizia. Lui e Hinderaker hanno scritto negli Anni Ottanta numerosi articoli per quotidiani e riviste, come National Review. Poi la folgorazione per la Rete. Due anni fa. "Ho capito che era il mezzo di comunicazione più adatto a noi - spiega Hinderaker - se hai un'idea può farla circolare subito". Giorno dopo giorno i due fondatori del blog hanno creato una community attorno a loro, culminata con lo scoop sul soldato George W. "È incredibile - dicono - postare una notizia e nel giro di poche ore quella notizia s'ingrossa con nuovi particolari fino a diventare qualcosa di irresistinbile. E pensiamo di essere solo all'inizio della rivoluzione"
Sauro Legramandi - Tgcom.it
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