Dati sanitari su Internet? No, c'è la privacy
Dati sanitari su Internet? No, c'è la privacy
Il Garante anche questa volta è chiaro: no a dati di carattere sanitario sul web.
Il divieto è arrivato alla Regione Puglia che, ignara del corso che avrebbe avuto la vicenda, aveva pubblicato online dati inerenti a disabili, oltre 4.500 persone coinvolte. I dati inseriti riguardavano le graduatorie dei beneficiari di un contributo regionale per l'acquisto di un personal computer, come si può leggere dalla Newsletter del Garante N. 286 del 26 febbraio 2007.
Sempre dalla Newsletter si apprende che "tali graduatorie riportavano nomi e cognomi dei richiedenti, immediatamente visibili in rete e associati alle diverse patologie: disabili dell’udito e del linguaggio, disabili della vista, disabili motori. Inoltre, i dati relativi a codice fiscale, Comune di residenza e data di nascita erano integralmente visibili mediante la semplice trasposizione del documento da pdf in word".
"Tale pubblicazione rappresenta una diffusione di dati illecita, perchè consente di far conoscere a estranei informazioni sullo stato di salute di un elevato numero di persone, arrecando loro un grave pregiudizio".
Leggi l'intero divieto.
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