Direttiva UE: sicurezza o privacy?
Direttiva UE: sicurezza o privacy?
In periodo di guerra totale al terrorismo è inevitabile che le ragioni della sicurezza si scontrino con i diritti individuali, primi fra tutti quello alla libertà e alla privacy. La direttiva UE sulla data retention riapre la questione.
Il Parlamento Europeo ha approvato in prima lettura la direttiva sulla data retention che prevede la conservazione fino a sei mesi dei dati relativi al traffico Internet e fino ad un anno per quelli telefonici. La normativa, fonte di accese discussioni, è figlia del clima di incertezza seguente agli attentati a Londra dell'estate scorsa: da un lato, i Ministri degli Interni dei Paesi Europei, che più avvertivano la minaccia del terrorismo, invocavano tale legge in nome della sicurezza mondiale; dall'altro, i Garanti per la protezione dei dati personali dei vari Paesi europei mettevano l'accento sul fatto che conservare i dati di traffico interferisce con il diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione Europea, alla riservatezza delle comunicazioni...
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