Due anni di carcere per un DoS?
Ci lavorano nel Regno Unito dove una nuova normativa prenderà direttamente di mira gli attacchi distribuiti che in più occasioni hanno reso inutilizzabili siti e servizi internet.
Basta con gli attacchi distribuiti, fuori i DDoS dalla rete. Questo il senso di un intervento di Derek Wyatt, parlamentare britannico chairman dell'All Party Internet Group (APIG), che sta cercando di spingere il suo paese a varare una normativa specifica che colpisca più duramente gli autori di questo genere di aggressioni telematiche, capaci di rendere inaccessibili per periodi anche prolungati di tempo siti e servizi web.
APIG, la struttura che collega le imprese della tecnologia alle commissioni parlamentari britanniche, si è da tempo espressa per un intervento più severo e l'emendamento presentato da Wyatt, che sarà illustrato formalmente alla Camera dei Comuni il 5 aprile, porta a due anni la pena massima per chi si macchia di DDoS (distributed denial-of-service).
Va infatti detto che nella legislazione britannica i DDoS sono già considerati un reato, sebbene in modo non specifico, e secondo membri dell'APIG prevedere una pena focalizzata sui DDoS potrebbe portare ad un contenimento del fenomeno. Come ben sanno i lettori di Punto Informatico, solo nell'ultimo anno gli attacchi si sono moltiplicati, contro BitTorrent, contro siti di scommesse britannici, contro e-zine e, in Italia, persino contro fornitori di hosting....
...continua la news tratta da Punto-Informatico.it
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