E-book, prezzi mantenuti alti per favorire la concorrenza
Alcuni mesi fa, il Dipartimento di Giustizia degli USA mise Apple sotto inchiesta, insieme a cinque case editrici, sospettando che da tempo esistesse un "cartello degli e-book".
In effetti, gli editori e l'azienda di Cupertino si erano messi d'accordo (creando il cosiddetto agency model, in cui a Apple come rivenditore spettava una commissione del 30% su ogni libro elettronico venduto ma non il diritto di decidere i prezzi) per affrontare un nemico potente nel settore degli e-book: Amazon.
La società creata da Jeff Bezos, infatti, ha iniziato una politica dei prezzi molto aggressiva in cui era essa stessa e non gli editori a decidere il prezzo degli e-book (diversamente, quindi, dall'agency model).
In questo modo Amazon è arrivata a dominare in modo quasi incontrastato il settore dei libri elettronici negli Stati Uniti, relegando tutti gli altri attori a ruoli davvero di minoranza.
Per non sparire, gli editori e Apple avevano quindi deciso di coalizzarsi costringendo il mercato a cambiare e alzando artificiosamente i prezzi degli e-book, tendenza cui dovette assoggettarsi anche Amazon stessa...
Continua a leggere questa notizia su zeusnews.it.
- [10/07/13] Apple nei guai per il prezzo degli e-book
- [15/12/12] Ebook: è accordo tra la Ue, Apple e il cartello degli editori
- [19/09/12] eBook: UE, Apple e editori si accordano
- [02/08/12] Musica digitale: Amazon sfida Apple con il proprio servizio cloud
- [16/04/12] Apple se la prende con Amazon per esersi comportata come Apple