Easy Download contro Aduc e Antitrust
Eurocontent Ltd., la societa' tedesca che gestisce il sito easydownload, ha impugnato davanti al TAR Lazio il provvedimento dell'Antitrust che la condannava ad una sanzione totale di 960.000,00 euro.
La vicenda risale alla primavera del 2010: molti utenti segnalano ad Aduc che dopo aver scaricato da Internet software gratuito, si son visti ingiungere il pagamento di una quota associativa di 96,00 euro all'anno da parte di una societa' tedesca che gestisce il sito internet easy-download.info. Raccontano di aver cercato su Google software freeware da scaricare (Vlc, Opera, OpenOffice, Acrobat Reader, ecc.) e di aver trovato come primo risultato della ricerca il link ad una pagina ponte ulteriormente linkata al sito Easydownload; di essersi registrati sul sito, scaricato il software gratuito, salvo poi vedersi arrivare, dopo piu' di dieci giorni, una mail in cui si chiedeva il pagamento di 96,00 per aver sottoscritto un abbonamento al sito Easydownload.
E' quindi solo al ricevimento di questa mail che l'utente comprende di aver sottoscritto un contratto. La pratica commerciale e' a nostro avviso ingannevole e scorretta, poiche' l'utente non si aspetta certo di dover pagare per scaricare un programma gratuito, ne' sceglie di andare sul sito Easydownload ma ci viene condotto da una pagina ponte “tranquillizzante” e a volte capace di ingenerare confusione (la pagina ponte relativa al famoso software Adobe Acrobat reader ha gli stessi colori del sito ufficiale di Acrobat).
Aduc invia all'Antitrust una segnalazione in cui denuncia l'accaduto e l'Autorita' apre un procedimento, cui segue la condanna della societa' che gestisce il sito: una multa di 960.000,00 euro. Dall'istruttoria emerge che Euro Content Ltd e' una societa' di diritto inglese ma operante in Germania, rivolta ad un pubblico italiano, con server in Olanda, sito registrato in Arizona e conto corrente in una banca slovacca. Una vera e propria Babele nella quale difficilmente i consumatori si possono districare da soli.
Secondo l'Antitrust i ricavi della societa' ammonterebbero a circa un milione di euro, poco piu' della sanzione comminata. Nonostante il passaparola online, i forum e le nostre iniziative, una prima “mandata” di utenti ingannati –circa 7.000, per un importo complessivo di circa 672.000,00 euro– paga. Tanti altri seguono i nostri consigli e non pagano, ma un'altra fetta di utenti “crolla” dopo una serie di solleciti di pagamento con minaccia di ingenti spese legali e di segnalazione alle agenzie di credito.
La pressione psicologica sugli utenti e l'idea di essere segnalati nelle centrali rischi come cattivi pagatori –e quindi di non poter poi ottenere finanziamenti– portano nelle casse di Euro Content Ltd altri 300,000 euro circa.
Ma Eurocontent Ltd, la societa' che gestisce il sito, non ci sta e decide di impugnare il provvedimento al TAR Lazio, coinvolgendo nel procedimento l'Antitrust, l'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni e l'Aduc. La societa' chiede che la condanna venga annullata: l'Antitrust avrebbe travisato i fatti edulcorando la realta' e avrebbe sbagliato a condannare perche' il comportamento della societa' nei confronti degli utenti sarebbe stato trasparente, corretto e proporzionato. La societa' avrebbe fornito ai consumatori le informazioni necessarie a garantire una scelta consapevole, con cura e attenzione: chi ha sottoscritto il contratto lo avrebbe dunque fatto consapevolmente, le informazioni sul sito erano ben chiare e visibili e le centinaia di segnalazioni pervenute all'Antitrust non sono proprio “genuine”, non sarebbero frutto di iniziative spontanee dei consumatori ma piuttosto “indotte” dalle associazioni dei consumatori, che con una massiccia campagna mediatica denigratoria avrebbero spinto gli utenti a non pagare e a fare denuncia all'Antitrust!
Quanto poi all'accusa di aver adottato una politica aggressiva nei tentativi di recupero del credito con toni idonei a pressare psicologicamente il consumatore, la societa' si difende sostenendo di aver legittimamente esercitato un proprio diritto contrattuale.
Aduc, citata in giudizio come controinteressata nel processo davanti al TAR Lazio, sta valutando se costituirsi in giudizio ad adiuvandum, per difendere, insieme all'Antitrust le ragioni dei consumatori.
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4 commenti a "Easy Download contro Aduc e Antitrust":
Mi vengono i brividi al solo pensiero che la multa possa venire annullata..
Quando mi segnalarono la politica scorretta di Easy-Download, controllai di
persona e notai la mancanza di una certa chiarezza.. Vergogna!Mattia,
Avete letto le CONDIZIONI GENERALI DI VENDITAdi
easy-download?!?!
Sono un praticante avvocato, e viste le clausole super-vessatorie che tali C.G.
contengono (alcune del tutto assurde ed in concepibili nel nostro ordinamento
giuridico!) mi permetto di suggerire un escamotagea
tutti coloro che sono caduti nell'inganno ma non hanno ancora pagato.
Dal §4, commi 3 e 4 [Modalità di
conclusione del contratto] si evince che:
"3. Le richieste di registrazione provenienti da persone che
non abbiano compiuto i 18 anni di età non saranno, di norma,
accettate."
"4. Salvo che la richiesta di registrazione non pervenga da
una persona minore degli anni 18, il contratto si intende concluso nel momento
in cui viene inviata la richiesta di registrazione".
Ergo: se avete fatto la registrazione e NON AVETE ANCORA
PAGATO alcunché, quando riceverete le intimazioni di pagamento
appellatevi a queste clausole: potrete sostenere che la
registrazione è avvenuta ad opera dei vostri figli o nipoti MINORENNI e,
pertanto, sarà da ritenersi "ipso iure" (automaticamente) NULLA.
Tanto per citarne una a caso, assolutamente fantascientifica appare la
disposizione di cui all'art. 2 comma 4:
"§2 Ambito di validità delle condizioni generali di
vendita. co. 4. Euro Content Ltd. si riserva il diritto insindacabile di
modificare in qualunque momento le presenti Condizioni Generali di Vendita."
(!!!!)
Dunque, attenti!
L'hanno architettata abbastanza bene, di sicuro insieme con "qualcuno" che
conosce un pochino il diritto italiano... Vi sarebbero molti profili di nullità,
vessatorietà e impugnabilità, ma le ridotte dimensioni delle somme rendono
praticamente impossibile intraprendere un percorso giurisdizionale per far
valere i propri diritti (il gioco non vale la candela, se si agisce da soli), e
proprio qui sta il trucco, al chiave di volta del sistema.
beh... ma scusate nella home del sito c'è proprio scritto molto grande che sottoscrivi un'abbonamento.. e come viene pagato...poi va beh... non capisco chi va su questi siti visto che quasi tutti i programmi che trovi li sono gratutit se li scarichi direttamente dai produttori... vedi acrobat reader!!!
NAnch'io purtroppo sono caduto in questa trappola inconsapevolmente! Nel senso che non mi sono accorto, perchè la cosa non mi interessava e comunque come tanti altri siti sicuramente molto più trasparenti non prevedono l'impegno a sottoscrivere il contratto tra l'altro anticipatamente e per due anni, che avrei dovuto disdire l'opzione entro 10 giorni. Dopo circa una ventina di giorni mi sono trovato sulla mail un'invito a pagare 96,00 per avere sottoscritto un contratto di cui non riuscivo a capire ne i termini ne per quale santa ragione l'avrei sottoscritto. Per un paio di volte mi sono rifiutato di pagare minacciandoli pure che mi sarei rivolto ad un legale e all'associazione dei consumatori, ma non hanno desistito fino a quando mi hanno intimato di pagare entro il .... immediatamente in caso contrario mi avrebbero fatto delle segnalazioni e, se non ricordo male, ingiunzioni e così via. Fatto sta che alla fine sono andato a pagare e pare abbiano fatto pure qualche segnalazione a mio carico. Vorrei sapere, anche considerato che alla data odierana non ho più ricevuto intimazioni di pagamento della seconda trance, se posso ottenere il già versato e se posso rifiutarmi di pagare una eventuale comunicazione di versamento della seconda, o altre forme di risarcimento danni. Grazie