Elezioni in Tailandia, bannati i social media
Per la tornata elettorale in Tailandia i principali media sociali di internet, tra cui ad esempio facebook e Twitter, sono stati sottoposti ad un ban che riguarda l'uso finalizzato alla campagna o ad altri scopi elettorali (un confine difficilmente definibile, ovviamente).
Chi fosse trovato colpevole di contravvenire al divieto rischierà una pena fino a sei mesi di prigione ed una multa massima di 10.000 bath (citca 330 €). Il ban include anche operazioni come l'invio di messaggi di testo brevi sul cellulare e il forward di email.
Un portavoce della polizia tailandese, Prawut Thavornsiri, ha dichiarato che per l'occasione "ci sarà una unità di più di 100 agenti che si occuperanno del controllo. Se potremo rintracciare l'origine di (un messaggio online), bloccheremo il sito e procederemo ad un arresto. Se i siti risultassero registrati all'estero e non riuscissimo a verificarne l'origine, procederemo a bloccarli e richiederemo al provider l'IP per ulteriori indagini."
Inutile dire che sembra ormai anacronistico oltre che insopportabile che gli organi di polizia di una grande nazione ricorrano ancora a questi metodi di repressione della parola.
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