Il futuro della Rete va in scena ad Atene
Il futuro della Rete va in scena ad Atene
Ha preso il via nella capitale greca, e andrà avanti fino al 2 novembre prossimo, il Forum sulla Governance di Internet, un appuntamento cruciale per il futuro del governo della rete. Tema caldo, e non da oggi: già nel corso del summit mondiale promosso dall’ONU lo scorso anno a Tunisi sono emerse posizioni tanto definite quanto contrapposte. In quella sede si era infatti assistito a un duro scontro fra gli USA, che attraverso il Dipartimento del Commercio controllano l'Icann, l'autorità che gestisce gli indirizzi di rete, e paesi come Brasile, Cina e India, che ne reclamano il controllo a livello nazionale seppur disponibili a una soluzione mediana che vorrebbe affidarli direttamente all'ONU.
Aspetti marginali, forse, per i semplici utenti che navigano in Rete e usano la posta elettronica per comunicare. Peso ben diverso per chi con la rete gestisce business, infrastrutture e transazioni complesse, e che deve fare i conti con l’Icann, che tiene d’occhio i nomi di dominio e i siti, oltre a detenere il potere di ‘spegnerli’ in qualsiasi momento. Questione che trascende i puri (e fondamentali) aspetti economici considerato che fra gli obiettivi della Internet 2.0 in progettazione c'è quello di attribuire un nome di dominio a ogni oggetto digitale presente in rete: per individuarlo, contarlo, tracciarlo e recuperarlo, potendo così risalire al proprietario. Una dinamiche che darebbe sempre maggiore potere ai soliti noti (gli USA) e meno libertà a chi sulla rete ci ‘vive’ sul serio: imprese, cittadini e utenti. Un’evoluzione, questa, non certo fantascientifica (visti i rapporti di forza), ma contro la quale si sono già schierati ufficialmente molti paesi e che sta dando vita a importanti forme di auto-organizzazione in rete in tutto il mondo.
Per la prima volta attesa e significativa la presenza dell’Italia: smessi i panni del ‘fedele-fidato’ alleato degli USA, il nostro paese si candida a svolgere un ruolo importante nella definizione di una Carta dei diritti della rete. Nei lavori preparatori del meeting i vari paesi hanno sviluppato riflessioni e proposte su quattro grandi tematiche riguardanti la rete e il suo governo (libertà di espressione, sicurezza, rispetto delle diversità , accesso per tutti), sulle quali il Ministro per le Riforme e l’Innovazione Luigi Nicolais ha anche avviato nelle scorse settimane una consultazione pubblica aperta ai contributi di tutti i cittadini.
Così, mentre gli USA restano arroccati sulla difesa della gestione Icann sui domini internet, Atene dovrebbe offrire spazio per una discussione libera ed efficace sugli altri temi legati allo sviluppo armonico della rete e delle relazioni sociali a essa legate, con l’obiettivo di ridefinire regole e comportamenti di un mondo sempre più connesso.
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