Gates domani da Fazio, qualche anteprima
Come vi avevamo già anticipato Fazio intervisterà Gates.
Non esiste ancora il computer che Bill Gates ha sognato da bambino, anche per questo il miliardario più ricco del mondo continua a lavorare indefesso.
Lo racconta lo stesso Gates a Fabio Fazio nell'intervista che sarà trasmessa domani a 'Che Tempo fa' (Raitre alle 20.10).
Il self made man che è riuscito a piazzare i suoi computer in ogni angolo del pianeta diventandone uno degli uomini più ricchi si racconta a tutto tondo, rivelando sogni e desideri anche pazzeschi, confessando di essere un uomo fortunato perché lavora tanto (é convinto di fare il lavoro più bello del mondo) e rammaricandosi un pò perché non ha ancora realizzato il computer che aveva sognato da bambino.
"Il computer che ho sognato da piccolo non è qualcosa che abbiamo oggi. - dice - Non è ancora abbastanza semplice da usare, non ci aiuta a comunicare come dovrebbe anche se il computer, in fondo, è uno strumento ed è il miglior strumento che abbiamo mai creato. Diciamo che siamo arrivati a metà della realizzazione del mio sogno".
Nonostante l'enorme patrimonio che possiede, al tempo libero preferisce progettare software, lavorare accanto a persone di talento "sono molto fortunato perché posso decidere io che cosa fare e quando farlo. Per lo più decido di lavorare. E' il lavoro più bello che esiste al mondo".
Bill Gates ha anche un desiderio pazzesco: "La mia idea folle è di prendere malattie come la malaria, l AIDS per trovarne una cura. La Fondazione Bill e Melinda Gates prende la magia dei progressi scientifici per metterla a disposizione della gente la maggior parte della quale vive in condizioni di estrema povertà. Questo sì che trasformerebbe il mondo in maniera fenomenale".
"Il mondo avrà più bisogno di filosofi o ingegneri?" gli chiede Fazio e Gates ammette che la scienza gli piace perché i 'progressi della medicina e della tecnologia stanno trasformando il mondo' tra un filosofo ed una cura per l'AIDS 'opterò per la seconda alternativa.
La filosofia non può aiutare un genitore che ha perso un figlio per una grave malattia', afferma senza meno. Bill Gates parla poi della sua casa ipertcnologica piena di effetti speciali (alle pareti ha schermi al plasma che riconoscono l'ospite e cambiano il panorama al passaggio della persona), "E' stato un esperimento. - racconta - Alcune delle caratteristiche non mi piacciono nemmeno. Per me è stato un modo per imparare in modo tale che se mai Microsoft costruisse un prodotto da vendere a milioni di persone non sarebbero inserite funzionalità poco affidabili".
Infine Gates risponde a domande sulla sua infanzia e sul suo rapporto con i genitori: "Sono stato incoraggiato a leggere. I miei mi hanno consentito di indulgere nella mia passione per il computer, magari anche superando dei limiti. Però nessuno avrebbe mai indovinato che avrei avuto la fortuna che poi ho avuto". (ANSA).
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