Germania, RapidShare al controllo preventivo
Rapidshare dovrà rimuovere i contenuti che violano il diritto d'autore, dovrà vigilare preventivamente sui contenuti caricati dagli utenti. E dovrà tenere traccia degli IP responsabili di aver condiviso materiale messo a disposizione senza rispetto per i detentori dei diritti.
A stabilirlo è una corte di Amburgo, chiamata a pronunciarsi su un caso avviato lo scorso anno. Era stata GEMA, il corrispettivo tedesco della SIAE, a scagliarsi contro RapidShare: riteneva inaccettabile che il servizio di hosting lucrasse sulle violazioni del diritto d'autore perpetrate dai suoi utenti. Offrire servizi premium per consentire agli utenti di caricare bit di opere protette significa, a parere di GEMA, incentivare la condivisione di materiali da cui altri attori del mercato avrebbero dovuto trarre guadagno. Il giudice aveva compreso che la responsabilità dell'upload fosse da imputare ai netizen e non alla piattaforma, aveva però considerato il laissez-faire di RapidShare come una testimonianza della propria complicità con gli utenti, ai quali vendeva gli strumenti per pubblicare contenuti.
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