La giungla degli open data: alla ricerca di uno standard
Anche Milano sposa gli open data e ora il numero dei dataset presenti in rete supera quota tremila, ma sono dispersi su vari siti con formati differenti. E nel decreto si parla genericamente di dati senza indicare quelli obbligatori. De Martini (Polito): "serve un Freedom information act".
L'open data è un'onda che cresce senza un controllo centrale e chi sperava di averne uno nel decreto Crescita 2.0 resterà deluso. La buona notizia è che ai 3.085 dataset italiani stimati a settembre dal dati.gov.it ora bisogna aggiungerne 45. Sono quelli del Comune di Milano, fresco di arrivo nel mondo degli open data con il proprio portale che entro fine anno, secondo quanto ha dichiarato l'assessore allo Sviluppo economico con delega alla Statistica Cristina Tajani: "dovrebbe rendere disponibili un centinaio di dataset".
Realizzato internamente "Per creare e valorizzare le competenze all'interno dell'amministrazione, il portale ha utilizzato la normativa sul riuso delle soluzioni fra le amministrazioni pubbliche". Alla nascita del sito farà seguito la presentazione di un bando per la ricerca di partner tecnologici che investano su start up interessate agli open data...
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