Google batte Microsoft per il desktop search
Google batte Microsoft per il desktop search
Google ha denunciato Microsoft all'Antitrust a causa della funzionalità “Desktop Search” integrata nel nuovo sistema operativo Windows Vista. L'accusa sostenuta da Google è di aver inserito in Vista un sistema di indicizzazioni di files residenti nel computer dell'utente assai difficile da disattivare non consentendo così all'utente di poter scegliere l'installazione di una soluzione alternativa come, appunto, quella di Google: “Google Search”.
A sostegno della tesi Google ha stilato un documento di circa 50 pagine a dimostrazione delle accuse sferrate contro la casa di Redmond la quale in passato era stata già condannata dall'Antitrust ed aveva di conseguenza assunto precisi impegni, fra cui proprio quello di non impedire in alcun modo l'accesso da parte dell'utente finale a software concorrenti. La richiesta di Google è quella di riscrivere completamente quella parte del sistema operativo relativa al sistema di indicizzazione dei files locali: dunque non soltanto il programma Desktop Search, ma anche il sistema di indicizzazione dei files che vengono creati dall'utente finale nel suo computer.
Lo svolgimento della vicenda legale ha fatto gridare allo scandalo per via del fatto che il responsabile delle procedure Antitrust, Thomas Barnett, che in passato era stato difensore di Microsoft e dal 2004 lavora per l'Antitrust, nonostante una palese situazione di conflitto di interessi, non si è tirato indietro e ha preso ancora le difese di Microsoft chiedendo al giudice di respingere completamente le accuse dell'azienda di Mountain View. Microsoft, dal canto suo, si è astenuta dall'entrare in polemica, limitandosi a ricordare agli addetti ai lavori e all'opinione pubblica, che il sistema operativo Vista è stato rilasciato solo in seguito ad un lavoro svolto con il governo proprio per evitare qualsiasi tipo di problema.
La causa è terminata con una parziale vittoria giudiziaria di Google. Microsoft infatti non ha riscritto il proprio codice ma nella prossima versione dio aggiornamento (service pack) di Vista previsto per l'autunno gli utenti potranno scegliere quale sistema di indicizzazione dei files locali installare sul proprio computer.
Il provvedimento, che pure in modo parziale viene incontro alle richieste di Google, ha lasciato insoddisfazione nell'azienda di Page e Brin e Google ha già annunciato il ricorso in appello.
Stefano Mc Vey Posizionamentopro.com in esclusiva per pc-facile.com
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