Google Chrome: il risveglio
Dubbi e perplessità raffreddano gli entusiasmi. Non sono le funzionalità, in discussione. Ma le clausole di utilizzo.
Dopo l'entusiasmo delle prime ore, arriva il momento dell'analisi ponderata. Quella che prende il posto del colpo di fulmine e invita a guardare un po' più da vicino e con molta attenzione dettagli che così insignificanti non sono.
E non si tratta semplicemente di bug: quelli sono normalmente in dotazione nelle beta (e non solo in quelle), quanto di una serie di clausole, quelle che così spesso si sottoscrivono forse con troppa leggerezza, e che qualche interrogativo finiscono per sollevarlo.
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4 commenti a "Google Chrome: il risveglio":
Azz.... in pratica si concede a Google di raccogliere informazioni sugli
utilizzatori del browser e dei servizi correlati.
Dati e navigazione.
Un po' troppo per quello che viene ceduto.
A dire il vero ho letto da qualche parte che i responsabili della stesura della
Licenza stanno rivedendo il contratto della stessa e che sarà retroattivo.
Magari un avvocato troppo zelante ha esagerato con le clausole di protezione
fino ad arrivare all'opposto. ;-)
Ecco il link: http://www.mattcutts.com/ ... chrome-license-agreement/
è possibile dire a chrome di non inviare tutte le nostre interazioni con l'omnibox (la barra degli indirizzi), ma chrome ha altri modi per parlare con google e la cosa mi fa paura