News: tutti i segreti di Internet

Per Google la ricerca si fa personale

Condividi:         dany 1 22 Aprile 05 @ 14:00 pm

Al via la fase sperimentale del servizio My Personal Search, che consente di memorizzare e richiamare per una successiva consultazione le ricerche effettuate su Web.

Come spesso accade in questo periodo, l'annuncio di un nuovo servizio non corrisponde alla sua effettiva disponibilità, bensì all'avvio di una fase di test, prima di un rilascio a più vasto raggio.

E su questa linea si colloca anche l'ultima - in ordine di tempo - mossa di Google, che ha annunciato per l'appunto l'avvio della fase sperimentale di My Search History, un servizio che solo nel nome rivela delle affinità con My Yahoo o My Msn delle sue dirette rivali.

In realtà, laddove i concorrenti offrono nelle sezioni "My" informazioni personalizzate, che possono andare dalle quotazioni borsistiche alle news, il servizio di Google si focalizza esclusivamente sull'archiviazione delle ricerche effettuate, per successivi richiami.

continua news tratta da 01net.it



Un commento a "Per Google la ricerca si fa personale":
dany dany il 29 Aprile 05 @ 07:11 am

Google reinventa il bookmark?
Le nuove funzionalità introdotte dal motore di ricerca nascondono un nuovo rischio per la privacy degli utenti? Qualcuno pensa di sì.

Roma - My Search History è l'ultimo nato tra i servizi di Google Labs, e si propone di cambiare il nostro approccio alla ricerca di informazioni sul Web. Il sistema sviluppato dai progettisti di Google è in grado di salvare ogni ricerca da noi effettuata, permettendoci di accedere nuovamente a quanto abbiamo in precedenza già trovato, oppure di cercare tra i siti già individuati da una ricerca.

L'idea non è nuova, nel campo della ricerca Web è già stata applicata da Yahoo e da Ask Jeeves, mentre probabilmente la prima società a sviluppare un prodotto simile è stata Microsoft, che già nel 1999 aveva integrato in Internet Explorer la possibilità di accedere alle ricerche precedentemente effettuate su MSN. Negli ultimi tre anni alcuni ricercatori della stessa Microsoft hanno evidenziato come il comportamento degli utenti sia spesso volto a ritrovare qualcosa che è stato visto recentemente e che non si è più in grado di trovare piuttosto che cercare qualcosa di nuovo.

continua news tratta da punto-informatico.it

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