GPL vs CDDL
Durante l'Open Source Business Conference di San Francisco, il presidente di Sun è intervenuto duramente nei confronti della famosa licenza della Free Software Foundation sostenendo che la GPL è “virale” per lo sviluppo dell’Open Source.
La GPL, General Public License, impone che i software sviluppati grazie a codici protetti sotto questa licenza vengano distribuiti utilizzando la medesima licenza. In questo modo la Free Software Foundation vuole impedire che il software libero venga utilizzato per creare software proprietario. È proprio questo il punto fortemente criticato dal presidente della Sun: "Sono gli standard aperti - ha affermato il massimo dirigente di Sun - ad incrementare la competitività di un prodotto, non il codice sorgente."
Già in passato la GPL era stata criticata da una cerchia ristretta del mondo Open Source per il fatto che favorisce il forking dei progetti, ossia la possibilità che vengano create numerose versioni dello stesso software fra loro parzialmente incompatibili limitando e sfavorendo lo sviluppo di progetti Open Source.
Secondo Schwartz la licenza migliore per distribuire software Open Source è la CDDL (Community Development and Distribution License), licenza con cui Sun ha rilasciato OpenSolaris e che permette il riuso del codice all’interno dei prodotti proprietari.
News tratta da www.javaopenbusiness.it
- [20/07/10] La diffusione del Software Libero in Italia
- [18/10/09] Altreconomia scuole open source articolo
- [12/11/08] Theora: il DviX Open Source
- [15/01/08] SimCity ora è open source. E GPL3
- [11/01/08] Le nuove tecniche di offuscamento del codice contro plagi