Nella guerra operatori-over the top, nessuno pensa agli utenti
Proprio in questi giorni dell'incontro di Dubai, l'Itu adotta uno standard per una deep packet inspection più raffinata. Permette agli operatori di ispezionare il traffico in modi che finora erano impossibile e persino di bloccare specifiche applicazioni su specifici utenti, sapere se c'è stato lo scambio di un file particolare tra due persone. In teoria, può identificare per esempio quale utente ha mandato un certo album musicale prima della sua uscita nei negozi. O chi ha scambiato un file contenente informazioni che un governo, immagino non tanto democratico, considera proibite.
Insomma, uno strumento pericolosissimo. Non è detto che gli operatori- almeno quelli europei- lo useranno. Le istituzioni (Commissione, Parlamento europeo) certo vigileranno. Ma è significativo che l'Itu sente il bisogno di tirare fuori uno standard più potente. Già ora gli operatori fanno deep packet inspection (anche in Italia), soprattutto per ottimizzare il traffico e proteggere l'integrità della rete; a quanto pare, non basta e serve uno standard tecnico per soddisfare esigenze più sofisticate...
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