Hp, AD Fiorina rimane al suo posto ma pensa alla politica
Carly Fiorina, potente e contestata Ceo di Hewlett-Packard, difende le scelte effettuate alla guida del colosso dei computer e non ha alcuna intenzione di abbandonare il gruppo, anche se un suo impegno in politica non è da escludere.
In una intervista al Wall Street Journal, Fiorina, 50 anni, alla guida del gruppo dal 1999, dichiara di non avere alcun rimpianto sulla mega-acquisizione di Compaq, che costo' ad Hp 19 miliardi di dollari e i cui risultati non sono ancora del tutto visibili. "Fu assolutamente la mossa giusta da fare" dice Fiorina. "L'unico problema era che nessuno se l'aspettava".
"Nessuno si aspettava che Hp fosse in grado di "digerire" Compaq”. È stata tutta questa incertezza a pesare sul titolo" dice il Ceo di Hp. Infatti il gruppo dal 1999 ha perso più della metà del suo valore in borsa. Il 2004 è stato un anno particolarmente duro per Carly Fiorina: nel terzo trimestre il gruppo ha mancato gli obiettivi finanziari e molti manager hanno lasciato la società. Gli azionisti suggeriscono da tempo che sia affiancata da un Coo.
Ma Fiorina difende le sue scelte: "non dimentichiamo che prima del mio arrivo questa società ha archiviato 9 trimestri di fila in rosso e nel pieno del boom della new economy. Adesso certamente siamo in fase di integrazione, ma la verità è che l'acquisizione di Compaq ha avuto più successo di quanto non si creda. E non abbiamo alcun bisogno di un Chief operating officer. Del resto non ce l'hanno Ge, nè Ibm".
Per quanto riguarda il rapidissimo turnover dei manager all'interno del gruppo, Fiorina è molto franca: "rimangono con noi le persone tagliate su misura per ciascun tipo di lavoro. Gli altri, semplicemente, se ne vanno". Ma Hp sa valorizzare i talenti. "C'è un manager che sta facendo molta strada" dice il Ceo. "Si tratta di Gilles Bouchard, proveniente dalla divisione stampanti di Hp e nominato recentemente a capo delle operazioni internazionali e dell'information technology del gruppo".
Ma scenderà in campo? Sui mercati si rincorrono infatti da tempo le voci di un suo possibile "esilio dorato" in politica. "In quest'epoca digitale ormai le parole corrono più veloci dei fatti. Pensi che l'altro giorno ero alla Fox e mi hanno chiesto: "Allora, quand'è che te ne vai alla Disney?" "In realtà" conclude Fiorina "amo questo lavoro e qui c'è ancora molto da fare. Anche se capisco che un giorno la mia stagione potrebbe finire. Ma non credo che una mia entrata in politica dovrebbe preoccuparvi". (MF-DJ)